Luca Lastilla, la stessa emozione di quand cantò per la prima volta

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Quando raggiungiamo a telefono Luca Lastilla ci risponde una voce giovane e dinamica che ci chiede di aspettare ancora 5 minuti perché è appena uscito dal lavoro: di giorno infatti Luca lavora in un ristorante ma è la sera, quando prende in braccio la sua chitarra, che si sente veramente a suo agio e diviene il giovane cantante che invitiamo tutti a conoscere.

Nato a Firenze nel 1977 Luca da più di 20 anni scrive musica e coltiva il sogno di diventare un cantante affermato: oggi è al suo quinto disco prodotto insieme a e-label Plindo . com. Un Ep da cui si evince tutta la sua passione per la musica, ed è da questo ultimo lavora che inizia la nostra intervista:

1)      Ciao Luca, iniziamo subito parlando del disco. “La prima volta” ha un sapore più rock rispetto ai tuoi brani precedenti, qual è stata l’ispirazione?

L’idea di fare un disco con arrangiamenti decisamente più rock è dovuta soprattutto alla mia band, loro sono decisamente più “rocchettari”. Inoltre ho capito che il rock è un genere che arriva al pubblico nell’immediati, rispetto al pop è più diretto ed anche più energico.

2)      L’EP contiene solo tre canzoni, “la prima volta”, “Nei tuoi si” e “Premura”, anche questa una scelta insolita. A cosa è dovuta?

Anche in questo caso ci si collega al discorso del voler essere diretti. Ultimamente le persone sono molto più frenetiche, vanno sempre di fretta e sembra che non abbiano tempo di ascoltare musica. Tre canzoni invece, le si riesce ad ascoltare sempre e in questo modo si arriva dritto al punto, immediatamente.

3)      C’è uno di questi tre brani a cui sei più legato? Perché?

Sono legatissimo a tutti e tre i brani, ma se ne dovessi scegliere uno direi “Premura”, il terzo dell’EP.  Parla del fatto che l’amore non è solo sacrifici e preoccupazioni, è un sentimento dove appunto ci vuole solo premura nel coltivarlo.

4)      In molti pensano che il tuo tratto distintivo sia legato al timbro particolare della tua voce. Tu cosa ne pensi?

In effetti anch’io mi sono reso conto che sono in molti a pensarlo cosi, soprattutto riferendosi all’ultimo disco. Non può che farmi piacere, vuol dire che il lavoro fatto per rendermi il più distintivo possibile sta dando i suoi frutti.

5)      Quando e perché hai capito di voler fare musica, insomma qual è stata in questo senso la tua “prima volta”?

La prima votla che ho preso in braccio la chitarra risale a più di 20 anni fa, ho immediatamente capito che suonare mi faceva stare bene, per questo mi sono impegnato al massimo per fare musica, e non ho mai smesso.

6)      Oggi il mercato musicale, a parte pochi mostri sacri, sembra essere sempre più esclusiva dei personaggi usciti dai talent show. Cosa pensi del fenomeno, e come si riesce ancora a farsi strada da soli, senza l’aiuto di un programma televisivo?

Penso che stiamo rovinati! Non dovrebbe essere cosi, il mondo della musica non dovrebbe essere una loro esclusiva, ma io me ne frego! La musica non è un talent show, è passione, è emozione, e le emozioni non te le da la tv ma una canzone. Per questo bisogna fregarsene dei talent e della tv e continuare a perseguire il proprio sogno, non c’è bisogno di un programma televisivo per farcela.

7)      Ti esibisci spesso dal vivo?

Non quanto vorrei, ma da novembre finalmente sarò in tour nei teatri. Penso siano il luogo ideale in cui potermi ascoltare.

8)      C’è un artista italiano o straniero a cui ti ispiri, ed uno con cui vorresti duettare?

Ce ne sono molti, ma io non voglio somigliare a nessuno di loro. Preferisco non fare nomi, al momento voglio lavorare su me stesso e sulla mia unicità.

9)      Nelle tue canzoni, nasce prima la musica o prima il testo?

Dipende, ogni canzone nasce in maniera differente. A volte ho una musica perfetta su cui costruire le parole, altre volte ho le parole e devo trovargli la musica adatta su cui suonarle.

10)   Ultima domanda, classica: progetti per il futuro?

Bhè io ho abbastanza musica per fare cd fino al 2025 quindi dovrete sopportarmi per un bel po’! Continuerò a seguire il mio sogno senza arrendermi!

 

Da parte nostra, un grande in bocca al lupo!

 

Dorotea De Vito

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