Federico Moccia, l’inarrestabile Moccia, non ne sbaglia una: dai libri, ai film ,al teatro, ovunque vada riscuote successo.
E’ cosi anche per il suo ultimo romanzo, “Quell’attimo di felicità”, presentato lo scorso 23 ottobre in Spagna ed accolto oggi, 31 ottobre, da centinaia di ragazzi alla libreria “Dom Knighi” in Russia.
Il romanzo ha come al solito dei protagonisti giovani, ragazzi alle prese con quel turbinio di sensazioni, problemi ed emozioni che si chiama adolescenza.
In questo caso il protagonista ha qualche anno in più ma parliamo comunque di un ragazzo molto giovane che ha finito da poco il liceo. Lui è Nicco, giovane romano che si trova ad affrontare il periodo peggiore della sua vita: suo padre è morto da poco e Alessia, l’amore della sua vita, l’ha lasciato.
Inoltre dopo la morte del padre la madre fatica a riprendere una vita normale, le due sorelle contano su di lui per risolvere i propri casini sentimentali e in più si divide tra il lavoro di edicolante e quello di agente immobiliare per poter dare una mano alle traballanti finanze della famiglia.
Per fortuna, come i romanzi di Moccia ci insegnano, anche nel periodo più buio c’è una forza che può aiutarti a vedere un po’ di luce, e quella è l’amicizia. Ed ecco quindi arrivare Ciccio, hacker scuipafemmine alias migliore amico di Nicco, che lo aiuterà a ribaltare il suo stato di tristezza completamente, complici due bellissime turiste americane incontrate per caso …
Quell’attimo di felicità è un inno all’ottimismo, un romanzo che forza con fin troppo buonismo vuole spingere il lettore a credere che non è mai tutto perduto, c’è sempre la speranza di tornare a sorridere.
Del resto lo dice anche il grande Vasco: “Felicità, ti ho perso ieri, ed oggi ti ritrovo già …”.
Come sempre Moccia ha cercato di riprendere il più possibile il linguaggio usato tra i giovani, seppure dopo tanti libri qualcuno dovrebbe spiegargli che non sempre si intavolano discorsi utilizzando le frasi dei Baci Perugina, ma il suo è un metodo che pare funzionare, come dimostra la calorosa accoglienza avuta in Spagna per ‘Ese instante de felicidad’, una folla che ha commosso l’autore al punto da decidere di ambientare proprio li il seguito del romanzo, in uscita probabilmente nel 2014.
“Essere a contatto con un altro Paese genera in me grande curiosità e rispetto. Mi sento un ospite accolto nella casa di ognuno e per questo motivo entro in punta di piedi! Per me è un momento bellissimo, c’è l’astrazione delle parole e tutto assume un valore a prescindere dal fatto che io sia potuto venire qu, ha affermato lo stesso autore.
Del resto Moccia si è dimostrato molto più che bravo a saper far decollare il proprio romanzo anche all’estero, grazie a un vero colpo di genio: la seconda parte del libro cambia in base al paese di pubblicazione. La trama resta la stessa, ma cambiano i particolari: ogni lettore di ogni paese si rispecchierà nelle proprie tradizioni.
U n esempio? Se durante il racconto di una festa a Madrid si balla il flamenco, in Grecia si è al centro di una sala a ballare il Sirtaki, se qui si mangia il souvlaki, in Russia il party è a base di vodka.
Un vero colpo da maestro, non c’è che dire!