SINOSSI
Il professore di filosofia Abe Lucas (Joaquin Phoenix) è emotivamente nel suo momento più basso, incapace di dare un senso alla sua vita o di trovare alcuna gioia in essa. Abe ha la sensazione che tutto ciò che ha tentato di fare, dall’attivismo politico all’insegnamento, non ha avuto alcun senso.
Subito dopo essere arrivato in un college di una piccola città per insegnare la sua materia, Abe si ritrova coinvolto con due donne: Rita Richards (Parker Posey), solitaria professoressa che vorrebbe che lui la salvasse dal suo matrimonio infelice; e Jill Pollard (Emma Stone), la sua migliore studentessa, che diventa anche la sua migliore amica. Sebben Jill ami il suo ragazzo Roy (Jamie Blackley), trova irresistibili la personalità torturata ed artistica e l’esotico passato di Abe. Nonostante Abe mostri segni di squilibrio mentale, il suo fascino verso Jill non fa che aumentare. Però, quando lei prova a far diventare la loro relazione un po’ più sentimentale, lui la rifiuta.
Il caso cambia ogni cosa quando Abe e Jill ascoltano involontariamente la conversazione di uno sconosciuto e ne rimangono coinvolti. Dopo aver compiuto una scelta drastica, Abe riesce a ritornare ad apprezzare appieno la sua vita. Ma la sua decisione innesca una reazione a catena che cambierà la sua vita e quella di Jill e Rita per sempre.
RECENSIONE
In tutta la sua carriera Woody Allen ha mostrato di subire il fascino per la filosofia. Messa in scena in film come Love and Death ed esplorata in Crimini e misfatti e Match Point.
Questo interesse si deve, a quanto ha dichiarato il regista, alla visione dei film di Ingmar Bergman ancora prima della lettura di Nietzsche o Kierkegaard.
Il tema centrale, già in precedenza sviluppato, è quello della casualità, o meglio di quello che Allen definisce “casualità senza senso dell’esistenza”.
Viene infatti mostrato come dei fatti accidentali possono avere maggiori e concrete conseguenze sull’esistenza di un uomo rispetto ai dettami di Kant, Kierkegaard, Heidegger e Sartre, buoni per un mondo ideale e “morale” ma non per la realtà.
In questo senso Irrational Man esprime il sarcastico punto di vista di Woody Allen sul mondo.
A ottant’anni compiuti ci regala e si regala una commedia agrodolce e ironica che riesce a divertire e far riflettere grazie ad una buona sceneggiatura e sopratutto all’interpretazione dei due protagonisti.
Phoenix, perfettamente immerso in quel profondo disagio sul quale il regista ebreo non smette mai di interrogarsi e la Stone sempre più talentuosa e convincente.
Così come per molti dei suoi film drammatici più intimi, il film é girato in cinemascope e la colonna sonora é caratterizzata da uno swing giocoso anche quando le scene non lo richiederebbero creando un ricercato contrasto in pieno stile Allen.
In sala dal 16 dicembre 2015.
Vittorio Zenardi