A Torino arriva il Paxman Scalp Cooling, il casco per contrastare la caduta dei capelli durante la chemioterapia

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Grazie all’Associazione “Insenoallavita” Onlus arriva il Paxman Scalp Cooling presso l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. Si tratta di un casco in grado di contrastare la caduta dei capelli nel corso della chemioterapia. I farmaci chemioterapici attaccano infatti la radice del bulbo pilifero, e questo ne comporta l’atrofia totale o parziale, con conseguente caduta dei capelli. Oltre ad avere un impatto estetico sui pazienti, questa conseguenza della chemioterapia influisce negativamente sulla vita quotidiana di chi combatte contro il cancro, in quanto modifica l’immagine del proprio corpo. In particolar modo le donne vivono la perdita dei capelli come una riduzione della loro femminilità. Ora, presso il Day Hospital Oncologico dell’ospedale Sant’Anna, le pazienti potranno beneficiare del casco per contrastare la caduta dei capelli nel corso della chemioterapia.

L’introduzione del Paxman Scalp Cooling è stata preceduta da un periodo di formazione del personale ospedaliero con il dott. Saverio Danese e la dott.ssa Elisa Picardo. Il dott. Danese, Presidente dell’Associazione “Insenoallavita” Onlus e primario di Ginecologia e Ostetricia, ha parlato dell’impatto che la caduta dei capelli ha sui pazienti, in quanto “l’alopecia viene vissuta come una continua dimostrazione della propria malattia” e comporta un’alterazione “delle relazioni sociali e familiari”. Ne scaturisce un problema sia dal punto di vista emotivo che fisico, che “può portare ad una riluttanza o rifiuto a sottoporsi a trattamenti chemioterapici“. Attualmente, per quanto riguarda il Paxman Scalp Cooling, è stato formulato dall’ospedale “un preciso protocollo di utilizzo di questo strumento, per poterne studiare i risultati” e poter garantire alle “pazienti la possibilità di accedere al trattamento col massimo del beneficio atteso”.

Paxman Scalp Cooling è una cuffia in silicone morbido che è collegata ad un impianto frigorifero compatto. Dispone di due postazioni utilizzate contemporaneamente alle sedute di chemioterapia delle pazienti. Quest’ultime indossano il casco nel quale circola un refrigerante che fa diminuire il flusso di sangue ai follicoli piliferi abbassando in modo graduale la temperatura del cuoio capelluto. La temperatura viene mantenuta costante nel corso del trattamento che ha inizio circa 20 minuti prima della chemio e prosegue anche dopo. In questo modo vengono preservati i follicoli piliferi dalla distruzione messa in atto dai farmaci chemioterapici. Quest’ultimi non sono infatti in grado di agire in maniera selettiva sulla massa tumorale, e dunque attaccano anche altri tessuti dell’organismo.

Si tratta di un grande passo in avanti che aiuta i pazienti a reagire meglio nel corso della chemioterapia, migliorando la qualità della loro vita.

A.D.

 

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