Sara Manfuso: “Pd si allei con la Bonino”

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Sara Manfuso è ormai un volto da battaglie civiche. Una crescente esposizione mediatica le ha consentito di dimostrare capacità e determinazione.  Con Lo Speciale parla dei suoi progetti futuri. Con la politica in primo piano e con la speranza che il Pd si allei con “+ Europa” di Emma Bonino.

 Cosa farà nei prossimi mesi, quelli della campagna elettorale?

Vorrei continuare a fare quello che sto facendo: occuparmi di welfare, con una particolare attenzione alla questione del lavoro giovanile e femminile.  #IoCosì, l’associazione che presiedo, ha proprio questa finalità. E la competenza delle figure coinvolte, a partire dalla Vicepresidenza del Dottor Vito Monti, mi agevola nel conseguimento di questo traguardo.

 Si spieghi meglio, intende fare politica? Vuole candidarsi e con chi?

Traccerei una distinzione tra il fare politica e l’ingresso in Parlamento. Ci si può benissimo occupare della cosa pubblica non avendo un seggio alla Camera, ma dimostrando sul territorio la propria capacità di intercettare le esigenze delle persone in carne e ossa e portando loro delle risposte concrete.

 Nota la sua vicinanza al Partito Democratico a trazione renziana, è ancora la forza da cui si sente rappresentata?

Ritengo che il PD abbia fatto molto, specie in questa legislatura, per i diritti. Basti pensare alle unioni civili, alla legge contro il femminicidio, al biotestamento…la lista è lunga. Innegabile che resti il rimpianto, forse l’errore, della mancata approvazione dello ius soli. Mi sarei aspettata, da un partito con una chiara vocazione maggioritaria e che si offre come argine ai populismi, anche una presa di posizione più netta in favore dell’Europa. In questo senso guardo con attenzione a “+Europa con Emma Bonino” confidando che entri in coalizione con il PD. Sarebbe un valore aggiunto.

Si candida dunque con la Bonino?

Non ho detto questo. La candidatura non è mai decisione di un singolo, ma espressione della volontà di una comunità politica. La Bonino ha la mia stima e ammirazione, così come le altre figure che gravitano nell’orbita di questa proposta politica: Benedetto Della Vedova, Andrea Mazziotti, Riccardo Magi. Tenendo conto dell’importante gesto politico di Bruno Tabacci che ha consentito di uscire dall’ impasse sulle firme.

 

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