Torna la paura del terrorismo. Un 23enne afghano è stato fermato, sarebbe stato lui ad accoltellare ieri la famiglia a Vienna, anche se sono in corso le indagini. Come riporta l’adnkronos deve ancora essere stabilito un possibile legame tra le due aggressioni compiute ieri sera a Vienna, dove tre persone – padre, madre e figlia 17enne – sono state accoltellate all’uscita di un ristorante giapponese, davanti alla stazione della metropolitana di Nestroyplatz, e poco più tardi, a breve distanza una quarta persona è stata aggredita a colpi di coltello.
Informazioni sull’attacco compiuto contro la famiglia sono arrivate al momento da sei testimoni oculari: erano le 19.45 circa quando un uomo ha attaccato e colpito i tre sulla Praterstrasse con un coltello, ferendoli in modo grave. Poi è fuggito e gli inquirenti sperano di poter avere informazioni direttamente dai tre, che al momento non possono però essere ascoltati. Particolarmente gravi appaiono le condizioni dell’uomo, 67 anni, che è stato rianimato da un agente di polizia intervenuto sul posto, secondo quanto riferisce ‘Die Presse’.
Quanto alle presunte grida dell’aggressore al momento dell’attacco – riporta l’Adnk – tali da lasciar supporre che si sia trattato di un attentato terroristico di stampo islamista, non ci sono al momento conferme emerse dalle verifiche. L’uomo sarebbe quindi fuggito in direzione Pratestern, la zona in cui circa una mezz’ora più tardi, a poche centinaia di metri, è stato colpito a pugnalate un cittadino ceceno di 20 anni. Dopo questa aggressione è stato fermato il 23enne afghano, che verrà ascoltato nel corso della giornata. Solo allora sarà possibile chiarire se i due attacchi siano o meno collegati tra loro, riferisce l’Apa.
Ludovica Scarpone