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Oggi su RAI1 “Figli del destino” docufiction diretta da Marco Spagnoli e Francesco Miccichè

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Si tratta di una prima visione assoluta per l’opera diretta a quattro mani da Francesco Miccichè e Marco Spagnoli; una produzione Red Film, in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Mario RossiniFigli del destino, sceneggiato da Luca Rossi e dallo stesso Marco Spagnoli – autore anche del soggetto – è interpretato da Massimo Poggio, conMassimiliano Gallo e con la partecipazione di Valentina Lodovini, e dai quattro giovanissimi Chiara Bono (che interpreta Liliana Segre), Giulia Roberto (Lia Levi), Catello Alfonso Di Vuolo (Tullio Foà) e Lorenzo Ciamei (Guido Cava), avvalendosi anche della voce narrante di Neri Marcorè. Tra gli intervistati, il giornalista Giacomo Kahn e gli storici Sara Valentina di Palma e Michele Sarfatti. Il film presenta materiale di repertorio dell’Istituto LUCE – Cinecittà e filmati inediti della Fondazione CDEC – Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e dell’Holocaust Memorial Museum di Washington.

Quattro storie di bambini italiani ebrei vittime dell’orrore e della vergogna delle leggi razziali. Due ragazze e due ragazzi, sopravvissuti al Fascismo e alla Seconda Guerra Mondiale grazie all’aiuto di persone che hanno voluto seguire la propria coscienza, rifiutandosi di sottostare al diktat del fascismo. Napoli, Roma, Milano, Pisa. Storie diverse, dal Nord al Sud Italia, accomunate dal triste destino dei quattro, piccoli protagonisti: Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava. Il docufilm racconta dell’Italia delle leggi razziali, a partire dalla loro firma per mano del Re Vittorio Emanuele III, il 5 settembre 1938. Nella ricostruzione di quegli anni, la storia di quattro bambini, le cui vite stanno per essere stravolte. Da un giorno all’altro, infatti, tutto cambia e diventeranno improvvisamente diversi agli occhi della gente, come non erano mai stati. Bambini costretti a non andare più a scuola, a nascondersi, fuggire, lottare per la vita, senza che prima di allora abbiano mai avuto un’idea ben precisa di cosa volesse dire per loro essere ebrei. Un racconto della Memoria, intrecciato con le emozionanti interviste dei quattro protagonisti, oggi.

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