Aborto, apriti cielo. Chi ne parla, non nel senso dell’unico diritto della donna a procedere all’interruzione della gravidanza, è crocifisso.
Tocca a Matteo Salvini oggi che ha parlato degli abusi che ci sono e che fanno male alla salute su questo tema. Ossia accedere all’aborto come ad una medicina è un tema culturale oltre che sociale, su cui occorre intervenire. Neanche il tempo di finire la frase che boom, scoppiano le polemiche.
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti a margine di un’iniziativa alla Casa internazionale delle donne ne approfitta subito per sferrare l’attacco: “I problemi veri dell’Italia anche su questo, sono tanti e non mettere in discussione il diritto delle donne all’autodeterminazione ma mettere in campo politiche sulla natalità, che vuol dire tante cose – prosegue-. Vuol dire investire in consultori, in prevenzione, in assistenza alle famiglie, l’assegno unico per le famiglie, per i figli, intervenire sugli asili nido gratuiti e sull’aiuto alla natalità, perché sappiamo che è un paese a crescita zero”
Per il dem Marcucci Salvini “dimostra ancora una volta di voler portare l’Italia indietro di decenni rispetto ai diritti delle donne conquistati con fatica e grandi battaglie. Dalle sue dichiarazioni emerge infatti la volontà di delegittimare un diritto, quello all’autodeterminazione, che non possiamo accettare venga messo in discussione. Se si vuol parlare oggi di Aborto, si dovrebbe parlare delle difficoltà ancora incontrate da tante donne, ad esempio per mancanza di personale non obiettore negli ospedali”.
“Secondo Salvini, il pronto soccorso degli ospedali sarebbe intasato dalla donne immigrate che vi si recano sei, sette volte di seguito per abortire. La smetterà mai di offendere e strumentalizzare?”: affermano invece Silvana Meli e Laura Russo, co-portavoce di Europa Verde di Roma e del Lazio.
Ma anche il M5s non si lascia sfuggire la ghiotta occasione: “L’unica cosa davvero incivile qui sono le parole del capo della Lega Salvini, che accusa apertamente le donne di ricorrere all’Aborto come ad una tecnica anticoncezionale. Parole gravissime che strumentalizzano un tema doloroso come l’Aborto per portare avanti discorsi ideologici e retrogradi. Ma la 194 non si tocca, né ora né mai, e semmai, al contrario bisogna agire sullo spropositato numero di medici obiettori, che non consente l’erogazione di un servizio dovuto per legge” ha affermato la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente vicaria del gruppo M5S al Senato.
Insomma la polemica è servita… su un piatto d’argento. Ma a scendere in campo in difesa del leader leghista ci ha pensato Pro Vita & Famiglia, il cui presidente ha organizzato il Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona: “L’aborto causa gravi complicazioni alla salute fisica e psichica della donna, fino al possibile decesso. Più Europa, Boldrini, Zingaretti e quanti in queste ore stanno attaccando la riflessione del leader della Lega, non ritengono che per la piena consapevolezza la donna andrebbe informata anche dei rischi, tanto più quando ricorre all’aborto come ad una medicina? Bisognerebbe che certi politici dimostrassero più onestà intellettuale e davvero si rifacessero alla scienza e non all’ideologia. Informare le donne, se lo ricordino, è un dovere della Scienza e dello Stato”.