Adesso l’aborto è diventato pure un “diritto umano”. Proprio così, e la cosa è scritta nero su bianco nel rapporto Matic (dal nome dell’europarlamentare socialdemocratico croato che l’ha proposto), approvato dal Parlamento Ue con 378 voti a favore. Non solo, il documento stabilisce pure che “l’obiezione di coscienza è negazione di assistenza medica”.
E naturalmente le polemiche non si sono fatte attendere.
“Il Parlamento europeo chiamato a votare sul progetto di relazione di Predrag Fred Matić relativo alla situazione della salute sessuale e riproduttiva delle donne ha approvato uno scempio giuridico ed etico: l’aborto come diritto umano. Non è uno scempio solo perché i temi in questione esulano dalle competenze dell’UE e rientrano, in base al principio di sussidiarietà, nella sovranità dei singoli Stati membri, ma anche perché è evidente dalla bibliografia citata che gli spunti e i dati considerati per stendere il rapporto sono solo ed esclusivamente di abortisti convinti: la Guttmacher – Lancet Commission, l’Organizzazione mondiale della sanità, le agenzie Onu come l’Unfpa, e l’Open Democracy (non poteva mancare George Soros!)”: così Toni Brandi, presidente di Provita e famiglia onlus sul Rapporto Matic.
“L’ideologia abortista che permea il rapporto Matic, che non tiene in conto ma cancella l’umanità del figlio che è nel grembo della madre e gli effetti deleteri dell’aborto sulla salute fisica e psichica delle donne. Su questo ci sono dati, c’è letteratura, non si tratta di opinioni: ma il tutto viene semplicemente ignorato” ha concluso il vice presidente Jacopo Coghe.
Ma si attende soprattutto una reazione forte da parte della Chiesa ora che rischia di essere messo in discussione anche il diritto all’obiezione di coscienza da parte dei medici. La dittatura laicista avanza.