Truffe e raggiri online, come non cadere nella rete

2 minuti di lettura

Di Riccardo Sciarra

Salate contravvenzioni, avvisi di consegna, fatture di pagamenti, fino a “veri e propri” mandati d’arresto ricevuti per mail, ecco le ultime trovate dei truffatori online.

Sempre più numerosi e sofisticati i tentativi di estorcere denaro agli utenti della rete da parte dei nuovi “cybercriminali”.

Il metodo è quello del “Phishing” (termine che si rifà al verbo “pescare” in inglese), un messaggio proveniente da un utente apparentemente affidabile, come un istituto finanziario, uno spedizioniere o un Organo di Polizia, con tanto di loghi istituzionali…

Il fine, tuttavia, è quello di estorcere attraverso l’inganno i vostri dati e, possibilmente, I vostri soldi.

Come riconoscere messaggi di questo tipo?

Solitamente i malintenzionati possono nascondersi dietro ad una mail nella quale venite avvisati che il vostro account è stato hackerato, che si necessita il cambio della password o qualsiasi altra occasione che giustifichi la vostra condivisione di dati personali.

Al messaggio possono essere aggiunti degli allegati, che al pari dei link sospetti, non devono mai essere aperti. Il rischio, infatti, è quello di vedersi prosciugato il conto, o perdere la piena funzionalità del proprio dispositivo.

Molto spesso, inoltre, questi messaggi possono essere facilmente riconoscibili grazie ai numerosi errori ortografici presenti al loro interno, dovuti alla loro diffusione in vari paesi con l’utilizzo di mezzi di traduzione sommari e frettolosi. 

Sempre più comune, inoltre, l’acquisto di prodotti online tramite E-commerce, ma anche in questo caso gli esperti consigliano prudenza, specialmente nell’accertarsi che i siti scelti siano affidabili, prima di procedere all’inserimento dei dati della propria carta di credito per il pagamento.

Le truffe più comuni

In tema di truffe, uno dei casi più diffusi negli ultimi mesi è stato quello relativo ad un messaggio ricevuto sul proprio cellulare che comunica che un pacco a noi indirizzato è stato bloccato, pregandoci di cliccare su un link per seguirne le istruzioni.

 Altra truffa segnalata dalle stesse Autorità è quella della mail ad oggetto “Indagine di Polizia” nella quale, con tanto di loghi istituzionali della Polizia Di Stato e firma del dirigente di Pubblica Sicurezza, si viene informati dell’avvio di fantomatiche indagini a proprio carico. Il messaggio prosegue invitandoci a rispondere celermente al mittente, pena l’aggravamento della propria situazione giudiziaria. Anche in questo caso, è consigliabile ignorare la mail, evitando di aprire eventuali allegati presenti al suo interno o di mettersi in contatto diretto con i malfattori.

Come difendersi dai pirati della rete?

Proprio come nella vita reale diffidereste dal consegnare il vostro portafoglio o i vostri documenti ad un perfetto sconosciuto, anche sulla rete occorre usare prudenza.

Alcuni consigli pratici potrebbero consistere nella scelta di una password a cui non si riesca a risalire facilmente (non formata, ad esempio, dal vostro nominativo e/o data di nascita) diversa da quella utilizzata per altre piattaforme e che, possibilmente, venga modificata di tanto in tanto. Anche l’utilizzo di un buon Antivirus, specialmente su PC, può essere un’ottima strategia per tutelarsi ulteriormente.

L’invito rimane sempre quello di prestare la massima attenzione e di comportarsi in maniera prudente, perché le truffe su internet sono sempre dietro l’angolo e possono assumere forme assai diverse, sempre riconducibili, tuttavia, a quelle del vostro portafoglio.

 

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