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La caduta del gigante, Musk costretto ad abbandonare la guida di Twitter

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57,5% si, 42,5% no. Questo il risultato del sondaggio lanciato dal patron di Twitter, Elon Musk, per chiedere agli iscritti alla piattaforma se l’uccellino blu avesse bisogno di un nuovo CEO.

La volontà dei 17 milioni di account che hanno votato sarà ascoltata. Il magnate sudafricano ha confermato che si dimetterà dal suo ruolo nel momento in cui troverà un sostituto “abbastanza folle” da accettare la posizione. Musk ha annunciato anche che questo non implicherà un addio totale alla piattaforma, ma solamente un passaggio da Amministratore delegato a direttore dei software e dei server.

Questo è solo l’ultimo di una serie di sondaggi abbastanza controversi, ai quali il miliardario ha sempre obbedito. Il primo di questi è stato quello riguardante la riattivazione dell’account dell’ex Presidente americano Donald Trump, che ha commentato a seguito del risultato positivo con un laconico “Vox Populi, Vox Dei”. Forse deluso, forse sorpreso da questi risultati, Musk ha annunciato inoltre che cambierà il funzionamento dei “poll” sul social, garantendo il diritto di voto solamente a coloro che attivano l’abbonamento a Twitter Blu, ovvero la funzionalità che aggiunge la celebre “spunta blu” accanto agli account in cambio di almeno 8 dollari al mese.

Le ultime decisioni del CEO, insieme alla sua visione della piattaforma, stanno favorendo un drastico esodo di users verso i social dell’altro gigante americano, Meta, controllato da Mark Zuckerberg e che comprende aziende del calibro di Whatsapp, Facebook e Instagram.

Riccardo Losacco

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