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Usa, decidono le lobbies

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Che strano paese gli Stati Uniti d’America, i presidenti sono eterodiretti, non decidono loro le politiche. E neanche i membri del loro staff. Chi è allora che progetta le grandi strategie geopolitiche, militari, economiche, della superpotenza? Semplice: i think tank. Compito, poi, del governo statunitense è soltanto quello di eseguire i dettami provenienti da questi veri e propri “pensatoi”. Se viene eletto un presidente repubblicano vengono alla ribalta un certo tipo di think tank, se viene eletto un presidente democratico ne entrano in gioco altri. Ma, la Rand Corporation è il think tank che va per la maggiore, il più autorevole. Questo grande istituto di ricerca, finanziato dal governo e dall’industria del complesso militare, lavora principalmente per il Pentagono, sviluppando politiche e strategie.

Un rapporto pubblicato di recente dalla Rand Corporation ha stabilito che lasciare che il conflitto in Ucraina si estenda più a lungo è di per sé un pericolo per gli Stati Uniti. Gli autori del rapporto sostengono che, oltre a ridurre al minimo i rischi di una grande escalation, gli interessi degli Stati Uniti sarebbero serviti meglio evitando un conflitto prolungato. I costi e i rischi di una lunga guerra in Ucraina sono significativi e superano i possibili benefici per gli Usa. Anche se l’Ucraina recuperasse parte dei territori conquistati dall’esercito russo, i costi sarebbero senz’altro superiori ai benefici. Soprattutto, lo svantaggio principale di un conflitto prolungato in Ucraina è quello distrarre gli Usa dall’iniziare una guerra con la Cina. La capacità degli Stati Uniti di concentrarsi sulle altre sue priorità globali, in particolare la competizione con la Cina rimarrà limitata fintanto che la guerra assorbirà il tempo degli alti responsabili politici e le risorse militari statunitensi.

A questo punto, la Rand Corporation ha consigliato di adottare misure che rendano possibile una rapida fine della guerra. Ad esempio spingendo l’Ucraina e la Russia ad avviare negoziati. Ovviamente un drastico cambiamento della politica statunitense in tal senso sarebbe non solo impossibile, ma si rivelerebbe poco saggio. Perciò gli Usa dovrebbero, secondo gli autori del rapporto, avviare un processo insieme ai loro alleati, che conduca ad una fine negoziata di questa guerra in un lasso di tempo ragionevole. L’alternativa è una lunga guerra, che pone grandi sfide per gli Stati Uniti, l’Ucraina e il resto del mondo.

Questo rapporto della Rand Corporation rende sempre più evidente il fatto che la Federazione Russa stia conducendo la guerra in Ucraina con modalità che la avvantaggiano rispetto alla controparte Nato/Ucraina. La Russia ha scelto un tipo di guerra lenta, di posizione, nel corso della quale i russi stanno smantellando meticolosamente l’esercito ucraino e le sue infrastrutture. Questa strategia ha sfiancato la Nato, come conferma la Rand Corporation, non viceversa.

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