Stefano Sparti, omicidio, incidente o depressione?

1 minuto di lettura

La Procura di Roma ha considerato l’istigazione al suicidio per la recente scomparsa di Stefano Sparti. A riguardo è stato aperto un fascicolo, con tale ipotesi d’accusa, per indagare sulla sua morte, di cui la causa è, ad oggi, incerta.

L’uomo è stato trovato morto nel cortile della sua abitazione, a Tor Bella Monaca, dopo una caduta dal quattordicesimo piano.

Se, come da ipotesi, il suo è stato un suicidio, diverse sono state le motivazioni che lo avrebbero spinto a quel salto, perché Stefano è stato doppiamente vittima, del personaggio del padre, inaffidabile, ma soprattutto di misteri molto più grandi di lui.

Stefano Sparti ha avuto una vita tragica, con un figlio affetto da malattia degenerativa incurabile a cui lui, a sua volta malato, ha dedicato interamente sé stesso.

Il padre invece, Massimo Sparti, è stato legato alla Banda della Magliana, la quale ha avuto dei collegamenti con l’estrema destra, anche se non si è mai capito il livello di complicità. Tuttavia la connessione non sarebbe stata solamente con la politica, ma anche con il Vaticano. La Banda della Magliana ha certamente giocato sporco, come lo stesso Matteo Messina Denaro, legato alla mafia e anche ad ambienti, collegati con altri ancora, i quali sono scesi a patti per ottenere dei vantaggi reciproci. Quindi i misteri, correlati alla vita del padre di Stefano, sono stati certamente molteplici e più grandi di lui, forse troppo.

D’altronde, Massimo Sparti non solo era conosciuto per la sua vita nella Banda della Magliana, ma soprattutto per essere stato il principale accusatore di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, i colpevoli della strage di Bologna del 2 agosto 1980. Alle sue parole incriminanti, il figlio ha però rivelato che il padre non sarebbe stato semplicemente un cocainomane e un mafioso, ma anche soggetto a ricatti, quest’ultimo il motivo per il quale li avrebbe accusati. Dall’altro lato, Mambro e Fioravanti si sono attribuiti, per motivi politici, molti attentati e stragi, perciò uno in più non avrebbe di certo cambiato la loro situazione, impossibile da peggiorare.

In questo caso, Stefano Sparti, ha reagito, definendo il padre come “inattendibile” e sfortunatamente, poco dopo, è volato fuori dalla finestra della sua abitazione.

Anche i suoi vicini, che lo hanno descritto come un uovo schivo, depresso e solitario, si sono chiesti come abbia fatto a scavalcare per buttarsi di sotto, visto che non deambulava. Inoltre, hanno ricordato come la criminalità, in quella specifica zona, abbia un racket di case popolari occupate e infine hanno dichiarato: «Qui quando rimani da solo scattano gli agguati per occuparti la casa».

Ad oggi la vicenda di Stefano Sparti rimane un’ipotesi di suicidio, ma si concluderà con l’accusa di omicidio, incidente o depressione?

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

Madre Terra – Transizione ecologica e digitale viaggiano insieme

Articolo successivo

QuiEuropa Magazine – 4/2/2023

0  0,00