Fame e sprechi: due tristi facce della stessa medaglia alimentare mondiale.
Mentre le industrie producono più del cibo necessario per sfamare l’intera popolazione del globo, nei Paesi sviluppati il 30% degli alimenti acquistati vengono buttati, e milioni di persone muoiono ancora di fame.
Stando ai dati raccolti da “Save the Children”, sono tra 7.745,7 e 19.701,7 le persone che muoiono ogni giorno a causa della fame acuta, ossia una persona ogni 4,25-12 secondi.
Ed è in questo quadro intriso di contraddizioni che lo Smart Label si fa strada per la lotta agli sprechi.
Ma di cosa si tratta e in che modo si ripercuoterà sul nostro futuro?
Le Smart Label sono delle etichette intelligenti per il packaging. Consentono, ad esempio, di misurare i segnali di contaminazione del cibo in base alle sostanze che producono gli alimenti quando inizia il loro deterioramento. Misurano la produzione di: tossine, ammoniaca, funghi e batteri.
Ed è così che al carattere sanitario, si aggiunge anche il tema della lotta ai più grandi sprechi: quelli che si verificano nelle nostre case.
Diverse sono le tipologie di etichette Smart Label: piccoli schermi stampati, immagini che segnalano da quanto è stata aperta la confezione, o sensori che registrano se un prodotto è stato decongelato e poi ricongelato.
All’innovazione si affianca l’economicità; realizzate in grande numerazione e con il raggiungimento della maturità industriale, le etichette potranno costare difatti solo pochi centesimi.
Nei prossimi anni, grazie alle Smart Label, avremo informazione sullo stato del cibo che stiamo per consumare. Un piccolo, ma concreto passo nella direzione di un cambiamento più grande…
Maria Longobardi