Un aereo statunitense, a guida remota senza pilota, Reaper MQ-9, è precipitato nelle acque del Mar Nero mercoledì mattina, a seguito di un’intercettazione da parte di due caccia russi Su-27. Le dinamiche non sono molto chiare e soprattutto le dichiarazioni delle parti in causa – Usa e Federazione Russa – non sono convincenti. I russi hanno sostenuto che il drone fosse caduto da solo e che i due caccia non lo avessero neanche sfiorato. Dichiarazione che ha dell’incredibile. I caccia russi si sarebbero collocati uno in coda e uno davanti al muso del drone e in casi del genere basta veramente un nonnulla per togliere portanza a un piccolo aereo. Gli americani invece hanno sostenuto che uno dei due caccia fosse entrato in contatto con l’elica posteriore del drone, che sarebbe andata in pezzi. Assurdo. Una manovra del genere sarebbe pericolosissima anche per il caccia.
Al di là delle prime dichiarazioni sulla dinamica, resta il fatto che il Reaper MQ-9 si è inabissato nelle acque del Mar Nero. Chi ha sconfinato? Il drone degli Stati Uniti volava nello spazio aereo internazionale a circa 60 Km dalla Crimea, penisola annessa dalla Russia e rivendicata dall’Ucraina. Però, la pretesa americana di essere fuori dal conflitto in Ucraina è davvero singolare. Gli Usa con i loro satelliti artificiali e con i loro droni-spia, come il Reaper MQ-9, individuano dall’alto gli obiettivi da colpire in territorio russo, forniscono le coordinate all’esercito ucraino, che lancia i razzi (americani), colpendo la popolazione civile russa. E questo vorrebbe dire stare fuori da un conflitto? Piuttosto, è una forma di belligeranza indiretta. Ma, a detta degli Usa, i russi non avevano il diritto di abbattere il drone americano. Invece gli Usa avevano il diritto di abbattere un semplice pallone aerostatico cinese per l’osservazione meteorologica? E’ vero che il pallone cinese aveva sconfinato nello spazio aereo statunitense, ma era pur sempre un pallone e non un drone-spia. E poi la Cina non è in guerra con gli Stati Uniti, mentre gli Stati Uniti sono in guerra contro la Russia per interposta Ucraina.
Ma, il vero pericolo di escalation nel Mar Nero proviene dalla Turchia. Il trattato di Montreux, nel caso di conflitto – come quello tra Russia e Ucraina che sono entrambe bagnate dal Mar Nero – vieta alle navi militari di paesi terzi di accedere nel Mar Nero attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Gli Usa hanno chiesto alla Turchia l’accesso nel Mar Nero per recuperare il relitto del loro drone. Gli americani infatti non vogliono che il relitto finisca in mani nemiche. La richiesta americana è pretestuosa, poiché nel punto in cui è precipitato il drone i fondali sono molto profondi e il recupero è pressocchè impossibile. Erdogan comunque ha già annunciato che consentirà alla nave americana l’accesso nel Mar Nero. Considerata l’altissima tensione tra Usa e Russia, il pericolo di escalation è molto concreto.