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Le segrete stanze

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Purtroppo non abbiamo i documenti chiari ed ufficiali e nemmeno testimonianze attendibili dei suoi contemporanei che ci possano aiutare a comprendere la complessità e la vastità, uniche ed universali, dei significati simbolici delle opere di Raffaello. Possiamo solo i immaginare i tanti dialoghi personali che l’artista ebbe prima con Giulio II e poi con Leone X che presumibilmente determinarono la successiva realizzazione delle cosiddette Stanze di Raffaello in Vaticano.È straordinaria e misteriosamente occulta la quantità di indizi e significati che rendono gli affreschi delle Stanze Vaticane un prezioso scrigno da esplorare, per l’impressionante suggestione che riescono a suscitare su chi li può ammirare nei nostri giorni. Certo è affascinante immaginare quali discorsi incredibili avrà avuto con i suoi altissimi e unici interlocutori!Ma a noi, poveri comuni mortali del terzo millennio, rimane la possibilità, aldilà dello stupore e dell’ammirazione, di leggere ed interpretare i dipinti che sono arrivati sino a noi. La celebrazione storica e liturgica della Chiesa di Roma è evidente e chiara, forse non troppo discussa e divulgata a causa di forti interessi politici. Non è mai stata grande cura dei potenti rendere chiari i significati di quello che veniva scritto, dipinto o musicato dagli artisti delle varie epoche storiche.Gli affreschi di Raffaello contengono già nella loro composizione e struttura l’idea del prossimo conflitto politico-religioso fra la chiesa cattolica e il nord Europa, che diventerà in larga misura protestante e quindi fortemente critico verso Roma, la chiesa e soprattutto l’autorità del Papa.Tutto è descritto e proclamato come nell’affresco detto ‘La Disputa del Sacramento’ dove Raffaello pone proprio l’Eucaristia, contenuta in un ostensorio, al centro della composizione nel punto esatto ove convergono le diagonali della prospettiva, quasi a ribadire il concetto cattolico della Sacralità del dogma Eucaristico.E in tutti gli affreschi, che si susseguono nelle successive stanze, abbiamo la descrizione dei grandi avvenimenti storici che videro la Chiesa e i Papi rappresentati a testimoniare i fatti storici che ne segnarono la grande affermazione nel mondo. Notiamo negli affreschi che il volto dei papi chesegnarono la storia della Chiesa come Leone I, che fermò Attila alle porte di Roma, hanno le sembianze dei Papi committenti dell’affresco.Un particolare per tanti trascurabile, assume invece una valenza molto significativa della grande carica che il Pontefice si sentì di incarnare con il suo ufficio che lo poneva inesorabilmente nella Storia non solo religiosa, ma politica dell’umanità: la raffigurazione planetaria del cielo nel momento della sua elezione a Pontefice diventa un annuncio al mondo, come un proclama che dichiara, evidentemente nel dipinto, un fatto straordinario quale la sua elezione, il suo arrivo nella Storia.E come si farà notare il suo pontificato! Una battaglia continua per cacciare i vari invasori dalla penisola italiana e dallo stato della Chiesa, una battaglia diplomatica su tutti i fronti per imporre l’autorità della Chiesa sugli stati europei e ribadire la sempre discussa supremazia della figura del Papa.Quanto ebbe da descrivere il povero Raffaello, e quanti personaggi della corte papale possiamo individuare raffigurati nei suoi affreschi, tutti disposti in uno scenario di grande effetto teatrale che consapevolmente ci guardano per confermarci la grandezza inarrivabile del loro ruolo in quel palcoscenico unico al mondo.

1 Comment

  1. Grazie Massimo, bell’articolo. Chiaro e piacevole alla lettura. Uno sguardo ispirante sulla figura di Raffaello. Una finestra aperta sul mistero della sua opera che ci fa mettere in ascolto, sospesi in una dimensione onirica

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