Operazione Ita-Lufthansa: il Mef trova l’accordo

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L’operazione Ita-Lufthansa sembra essere giunta al termine. È stato raggiunto l’accordo tra il Mef e Lufthansa, tramite la cessione di una quota di minoranza di Ita-Airways al gruppo tedesco. La compagnia tedesca entrerà in un primo tempo con il 41% immettendo nel capitale di Ita 325 milioni di euro,con l’opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento.

L’intenzione del gruppo tedesco è abbastanza chiara. Difatti Carsten Spohr, amministratore delegato del gruppo, ha dichiarato che a seguito dell’acquisizione del 90%, Ita potrebbe diventare la seconda compagnia più profittevole del gruppo dopo Swiss.

È bene dire però che i profitti in questione non saranno visibili nel breve periodo. Difatti la chiusura definitiva della transazione tra Lufthansa e il tesoro per la cessione della quota di minoranza è attesa per la fine di quest’anno.

Una volta raggiunto questo primo traguardo Il piano tecnico della compagnia, spiega il Mef, prevede una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi di euro quest’anno e 4,1 miliardi per il 2027. Questi risultati, a detta del gruppo  tedesco, consentiranno la crescita della flotta, che a fine 2027 conterà 94 aeromobili rispetto ai correnti 71, con un’età media di cinque anni.

L’organico, allo stesso modo previsto quest’anno a 4.300 unità grazie alle 1.200 assunzioni in corso di perfezionamento, salirà a oltre 5.500 a fine piano, rispetto alle attuali 4.3000 unità. Tra i vantaggi elencati dal capo di Lufthansa vi sono anche dei benefici in termini commerciali e strategici.

Il gruppo tedesco vuole intervenire anche su Roma Fiumicino, al fine di renderlo un hub più redditizio come  Francoforte, Monaco, Zurigo, Vienna. Per Milano Linate la modalità d’intervento sarà senz’altro differente. Difatti l’aeroporto del capoluogo milanese ha generalmente la funzione di punto di transito dei viaggi premium e d’affari.

Le premesse, come è evidente sono più che promettenti, ma forse non è ancora il caso di cantare vittoria, perché a più di 48 h dalle nozze tra Ita e Lufthansa non vi è ancora alcuna forma ufficiale. Gli unici elementi ufficiali finora presenti sono il raggiungimento di un accordo e la foto del ministro Giorgetti con l’ad Carsten Spohr. Su questo versante la questione è alquanto delicata.

Infatti è necessario ricordare la clausola che implica la possibilità di uscita gratuita di Lufthansa dopo due anni, in caso di mancati utili. La questione ha avuto una risonanza non indifferente anche nel parterre politico. Difatti il leader del M5S ha dichiarato:” Adesso il governo sovranista per eccellenza ha svenduto la nostra compagnia alla Lufthansa. Avremo la maggioranza del capitale in mani tedesche”.

Per poi concludere affermando che “piuttosto che Fratelli d’Italia, Fratelli di Germania”. Diametralmente opposta è la posizione di Joerg Eberhart, l’ex numero uno di Air Dolomiti: “Con questo governo oggi si scioglie un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione consentirà al mercato dell’aviazione di svilupparsi nell’interesse dell’Italia”, ha sottolineato il ministro.

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