Roma gira all’incontrario per il Giubileo, viabilità stravolta in zona Prati e cantieri per centinaia di milioni. In preparazione per il 2025, il cuore della Capitale cambierà aspetto, ma dalla carta alla pratica c’è qualcosa che proprio non torna.
Con l’avvento di Settembre, e la fine della stagione estiva, migliaia di residenti in vacanza hanno ripreso a popolare le battutissime strade del centro. Ad aspettarli però, uno scenario completamente differente, la viabilità del quartiere limitrofo al Vaticano è stata ribaltata, ma cosa significa in termini pratici?
Confusione, urla, incomprensioni e anche qualche incidente, quando la segnaletica su asfalto non comunica con i cartelli stradali in una delle zone più trafficate di Roma, i risultati sono a dir poco prevedibili. Il dubbio ulteriore?
Al Giubileo 2025 manca più di un anno ancora, la viabilità ha iniziato a cambiare forma nel corso dell’estate 2023, e presumibilmente resterà tale fino ad allora, a meno che il Sindaco Gualtieri non preveda altri tentativi.
Una scelta del genere sarebbe giustificata dalla volontà di “abituare” i cittadini alle nuove regole in tempo per l’Anno Santo, fino ad ora però i risultati positivi stentano a farsi vedere. A mancare, più di qualsiasi altra cosa, è stata la comunicazione. Come se trovare i sensi di marcia invertiti dal giorno alla notte in un periodo meno affollato, bastasse per far digerire prima i cambiamenti.
Attorno alla questione viabilità invece, la situazione cambia parzialmente. Nella lista di progetti milionari annunciati precedentemente nel corso dell’anno, figurano anche iniziative piuttosto discutibili anche sul piano della coerenza. In corso attualmente, è la costruzione di un grande parcheggio sotterraneo adiacente alle Mura Vaticane, nel cuore pulsante di Roma, la stessa città in cui ribolle ancora la polemica sulla maxi zona verde e sulle prospettive di taglio radicale della circolazione a motore. Ora, sarebbe irrealistico pensare di vedere 288 nuovi parcheggi occupati da auto ecologiche nel giro di un anno, quindi del progetto resta solo una scoraggiante sensazione di incoerenza da 30 milioni.
Per riassumere, dunque, la viabilità di una zona nevralgica del traffico romano è stata stravolta “a sorpresa“, asfalto e segnaletica non comunicano più e le prospettive per il rientro di Settembre sono di certo pessimistiche. Quanto durerà? La domanda che in molti si pongono è questa. Un cambiamento definitivo o temporaneo? Nel primo caso l’iniziativa sarebbe certamente più digeribile, con anni di anticipo e senza scadenza, il Giubileo porterebbe semplicemente ad una nuova abitudine. Al contrario se il progetto dovesse rivelarsi temporaneo, lo stesso discorso rischia di ripetersi tra due anni, con nuove confusioni, disordini e cittadini infelici.
Insomma, a quasi due anni dall’arrivo dei pellegrini, i più smarriti sono proprio gli abitanti della Capitale, quantomeno però avremo tempo per abituarci.