Sembrerebbe che per Chiara Ferragni il corretto utilizzo della grammatica italiana sia un optional? La celebre imprenditrice digitale, che conta sui social più di 29 milioni di follower, ha spiazzato il web inserendo un verbo sbagliato nella descrizione di un post. È successo mercoledì 20 settembre.
L’influencer Milanese ha pubblicato su Instagram una foto della sua cagnolina, Paloma, presentandola ai follower come la sua nuova “compagna di avventure e membro della famiglia”, proprio come lo era Matilda, il famoso Bulldog scomparso lo scorso 29 luglio e con la quale Chiara Ferragni ha passato 13 anni della sua vita. Un post molto tenero a dirla tutta, la condivisione di un sentimento di gioia misto a malinconia che un po tutti i padroni di cani provano quando scompare il loro fedelissimo amico a quattro zampe e ne subentra uno nuovo.
Di fatti il contenuto ha raggiunto in pochi minuti moltissimi like arrivando a toccare anche i cuori dei suoi haters, si evince dai commenti, dove i messaggi erano per lo più di vicinanza e supporto. Ma non tutti, c’è chi ha notato subito “l’orrore” grammaticale commesso dalla stessa influencer ed ha commentato con la giusta coniugazione del verbo da lei sbagliato. In un primo momento infatti si è letto nella descrizione quanto segue: “Pensavo che il momento in cui un’altra cagnolina entrasse nella mia vita qualcosa sarebbe cambiato […]”.
Per fortuna, durante la mattinata di giovedì 21 settembre, la Ferragni si è accorta della tremenda gaffe e si è apprestata a correggere il refuso. Non ha risposto ai commenti cattivi sotto al post, ha semplicemente modificato la descrizione facendo finta di niente: “Pensavo che il momento in cui un’altra cagnolina fosse entrata nella mia vita qualcosa sarebbe cambiato […]”.
Se sia stato un gesto umile o di convenienza nessuno lo sa, resta il fatto che un’imprenditrice digitale, influencer, blogger, sostenitrice dei diritti delle donne, e chi più ne ha più ne metta… non può non conoscere i fondamenti della lingua Italiana, per comunicare ed “influenzare” le masse è necessario sapersi esprimere!
Di Francesca Pandolfi