Europa unita significa anche questo. Dal 15 giugno addio al roaming, nei Paesi dell’Unione europea si telefona e si naviga su Internet senza costi aggiuntivi.
Bruxelles, lo scorso febbraio, aveva fissato i tetti massimi delle tariffe tra i vari operatori di telefonia mobile che vengono applicate quando un cliente si trova all’estero. In Italia, alcune compagnie telefoniche si erano già adeguate e altre hanno comunicato le nuove tariffe nei giorni scorsi.
Dal 15 giugno, fa sapere Vodafone, tutti i clienti che usano ricaricabili e abbonamenti, oppure tariffe business (P.iva e Pmi) potranno utilizzare la loro tariffa nazionale nei Paesi dell’Unione Europea senza costi aggiuntivi. Il costo delle offerte a pacchetto, delle tariffe a consumo e di chiamate, sms e giga aggiuntivi sarà esattamente come in Italia. SkyTg24 ha raccolto le soluzioni dei principali operatori del mercato italiano:
Wind è stata tra i primi ad adeguarsi alle nuove regole. Il 24 aprile, in via promozionale, la compagnia telefonica ha deciso di anticipare i benefici economici per gli utenti, “con la sola eccezione delle opzioni della famiglia Call your Country e Tourist Pass e delle promozioni gratuite che includono servizi dati nazionali”, come si legge nelle condizioni di utilizzo sul sito di Wind. La compagnia, dal 31 dicembre 2016, si era unita con Tre dando vita alla WindTre Spa. Ma per la prima fase, i due marchi sono restati distinti, così come i negozi, le tariffe e i numeri di assistenza.
L’8 maggio anche Tre ha deciso di offrire ai suoi clienti un adeguamento alle regole europee in via promozionale: “In caso di offerte nazionali con traffico voce, Sms e dati incluso queste potranno essere utilizzate indistintamente sia in Italia sia nei paesi dell’Unione Europea”, scrive l’operatore sul suo sito web.
Altra strada quella scelta da Tim che ha aspettato più tempo per uniformarsi al quadro europeo. I costi di roaming saranno cancellati dal 15 giugno ma, come ha ricordato la stessa compagnia telefonica rispondendo alle domande di alcuni utenti su Twitter, il 29 maggio, “alcune utenze potrebbero essere già state raggiunte dall’aggiornamento”. Per verificarlo, occorre andare sull’app MyTim e accertarsi che nella sezione delle offerte relative ci sia “la dicitura che include anche il traffico da Ue”.
Ma come funziona, in concreto, la fine del roaming? In sostanza l’uso del telefono cellulare dall’estero per chiamate, sms e Internet saranno praticamente aboliti. La fine dei costi extra si applica solo alle tariffe delle chiamate fatte o ricevute quando ci si trova all’estero: chiamare dalla linea fissa una persona in un altro paese europeo continuerà a costare di più.
Telefonate, messaggi e traffico internet all’estero costeranno quanto in Italia, e rientreranno nei pacchetti stipulati con l’operatore nazionale. Chi ha un contratto senza soglie massime di minuti, messaggi continuerà a non avere limiti sulle chiamate e sui messaggi in roaming. Sarà invece imposto un limite ai GB consumabili prima di incorrere in un costo aggiuntivo, che sarà di al massimo 7,7 euro per GB, e che si abbasserà in futuro. La formula per calcolare la soglia massima dipenderà dai singoli contratti, ma dovrebbe garantire margine per navigare con una certa tranquillità. L’abolizione dei costi interessa tutti i 28 paesi dell’Unione Europea (anche il Regno Unito, almeno fino alla conclusione del processo di uscita dall’Unione) e sarà poi espansa anche ai membri dello spazio economico europeo: Islanda, Liechtenstein e Norvegia.