Riparte il mercato delle case vacanze ma i prezzi continuano a calare nelle località turistiche

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Il mercato delle case vacanze ha registrato una crescita del 20,2% nel 2016. E’ un dato che fa emergere un miglioramento della situazione rispetto agli anni precedenti, quando a causa della crisi la compravendita di case in località di mare, montagna e lago aveva vissuto momenti difficili.

I prezzi sono invece in calo, con una diminuzione media pari al -2,5% . Questa è la situazione emersa dagli ultimi dati dell’osservatorio immobiliare turistico di Fimaa-Confcommercio in collaborazione con quello di Nomisma.

L’analisi dei dati dell’osservatorio immobiliare turistico ha riguardato compravendite e locazioni presso 203 zone marine e 112 località in montagna e al lago. Il mercato della compravendita di case vacanze aveva subito una flessione a partire dal 2012 con il tracollo del mercato immobiliare nazionale. Un miglioramento progressivo si è invece verificato a partire dal 2014, fino ad arrivare ai dati riguardanti il 2016. Rispetto al 2015, lo scorso anno le azioni di compravendita di case vacanze è aumentato del 20,2%. Nello specifico la percentuale è del 19,9% per quanto riguarda le località marittime, mentre in montagna è stato registrato un aumento del 23,5% e presso i laghi del 15,2%. Anche per quanto riguarda le locazioni i dati concernenti i mesi di giugno, luglio e agosto sono in miglioramento con lo 0,4% in più su base annua. I prezzi per un appartamento con quattro posti letto, due camere, bagno e cucina sono in media di 370 euro a giugno, 530 a luglio e 685 nel mese di agosto.

Secondo i dati raccolti, il 64% delle persone che acquistano una casa per le vacanze ha principalmente l’obiettivo di utilizzarla per scopi personali. Il 19,3% sceglie invece di acquistare un immobile in una località di mare, montagna o lago come forma di investimento. La restante percentuale utilizza le case in aree turistiche per entrambi gli scopi. Gli acquirenti sono per l’80% italiani. I prezzi di acquisto di immobili presso le località turistiche continuano invece a calare attestandosi su una media pari al -2,5% l’anno. Presso le aree marittime nel 2017 la diminuzione dei prezzi ha riguardato soprattutto l’Abruzzo con il -3,2%. Questa regione non se la passa bene neanche per quanto riguarda la categoria delle zone di montagna o lago, con un calo dei prezzi di vendita del -3,1%, battuta solo dall’Umbria con il -4,6%. Migliore è la situazione della Puglia, con una diminuzione dei prezzi pari a -0,9% nelle località di mare e la Calabria, regione in cui non si registrano variazioni per l’anno in corso.

Si investe quindi sull’acquisto di immobili in località turistiche portando ad un sensibile miglioramento del mercato. Un dato positivo rispetto agli scorsi anni in cui questo settore aveva subito delle battute d’arresto.

Assunta De Rosa

 

 

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