Le feste sono il momento migliore per stare in compagnia di parenti e amici, concedersi qualche sfizio a tavola e respirare un’aria più serena e rilassata rispetto alla routine quotidiana. Spesso però tra preparativi e corsa ai regali si trasformano in fonte di stress e discussione, portando anche diverse tensioni in famiglia. Per non parlare del “Christmas Blues”.
Gli italiani durante le feste si dividono in varie tipologie: chi passa da un banchetto e l’altro, chi si fa coinvolgere dall’atmosfera, e chi aspetta che passino in fretta.
In agguato parenti sgraditi, litigi sui figli e sulla scelta dei regali. Non a caso in America il lunedì dopo le feste è chiamato il “Divorce day”.
Per non parlare, nel caso fossimo padroni di casa, dell’ansia da prestazione per far sì che tutto sia perfetto: la tavola, l’albero, gli addobbi.
Per chi ha la famiglia d’origine in un’altra città, si può aggiungere “l’ansia da invasione”, il rischio di ore di chiacchiere gomito a gomito, infatti, può creare incomprensioni.
Le cose peggiorano se ci dobbiamo confrontare con famiglie allargate, fatte di ex coniugi e figli di precedenti matrimoni.
Non se la passano meglio i single visto che per le feste c’è sempre qualcuno nei numerosi scambi di auguri che porrà domande a cui non si vorrebbe (o dovrebbe) rispondere.
Infine, in questo periodo dell’anno, molte persone si confrontano con la tristezza, quella che gli anglosassoni chiamano “Christmas Blues“.
Non esistono soluzioni pret-à-porter, ma potremmo incominciare a fare quello che ci fa stare bene veramente, ritrovando il vero valore della condivisione.