Omicidio Regeni, lo scrittore Maurizio Blondet parla di Cambridge e del ruolo della tutor egiziana: “Io l’avevo detto”.
Si è appreso che gli investigatori avrebbero perquisito l’abitazione di Maha Abdel Rahman la tutor di Giulio Regeni a Cambridge la quale al momento non risulta indagata ma è stata ascoltata come persona informata sui fatti. Gli inquirenti vogliono capire se la donna, considerata un’oppositrice del regime di Al Sisi possa aver mandato il ricercatore di Udine in braccio alla morte.
Blondet, si sta verificando quello che lei aveva in tempi non sospetti anticipato. Forse è da Cambridge che arriverà la svolta?
Ho sempre ritenuto che il regime egiziano non c’entrasse nulla con questa storia. Intanto però abbiamo rovinato gli ottimi rapporti che noi italiani abbiamo sempre avuto con gli egiziani. Gentiloni non ho proprio capito quale interesse abbia avuto a muoversi in una certa direzione.
Pensa che sia proprio la professoressa di Regeni la chiave di volta per fare luce sull’omicidio?
Francamente non credo verranno svolte da questa professoressa egiziana che lavora a Cambridge, al di là del fatto che possa essere stata l’ispiratrice di Regeni. Si sa per certo che è una fiera oppositrice del presidente Al Sisi, per il resto non mi sembra che nell’interrogatorio abbia offerto spunti molto interessanti. Per altro non è indagata, quindi ha potuto tranquillamente rispondere di non ricordare certe situazioni.
Insomma, c’è la concreta possibilità che dietro l’omicidio ci possano essere altri poteri, non necessariamente i sicari del regime egiziano?
Credo che l’omicidio Regeni sia tornato utile per mettere il regime egiziano contro l’Italia e i suoi interessi. Regeni è stato ucciso per mettere nei guai Al Sisi e probabilmente c’è stata in questo la complicità di parte dei servizi segreti egiziani. Questo il presidente egiziano probabilmente lo sa ma non può dirlo. Sarebbe imbarazzante per un capo di stato riconoscere di essere stato tradito dai suoi stessi apparati.
Non le sembra di esagerare con il complottismo?
Sappiamo tutti chi finanzia Cambridge. Gira e rigira sono sempre gli stessi che stanno danneggiando l’Italia facendo arrivare i barconi dalla Libia carichi di migranti e che hanno gravemente compromesso i nostri interessi laggiù. Quelli che vogliono imporre l’ordine mondiale con le rivoluzioni colorate. E che alla fine potrebbero non essersi fatti alcuno scrupolo di sfruttare la buona fede di un giovane ricercatore idealista.