Germania, è grande coalizione: cosa c’è sul piatto dell’intesa Cdu-Spd

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In Germania è ancora grande coalizione. Ma cosa c’è sul piatto dell’intesa?

Alla fine la tanto agognata svolta è arrivata. Il governo ancora non c’è, ma sono stati ufficialmente avviati  i negoziati per dar vita ad una nuova grande coalizione fra Cristiano democratici e socialdemocratici. L’Spd di Martin Schiulz sembra insomma aver accantonato definitivamente l’idea di restare all’opposizione dopo i deludenti risultati elettorali e il calo di consensi, addebitato dallo stesso Schulz proprio alla partecipazione dei socialdemocratici ai governi di Angela Merkel. Dopo una trattativa durata 24 ore, Cdu-Csu e Spd sono giunti alla conclusione di aprire un negoziato per poter formare un nuovo governo di coalizione dopo aver preso atto che non esistono alternative, al di là del ritorno alle urne.

I tentativi a vuoto di Angela

Dopo le elezioni, preso atto dell’indisponibilità iniziale dei socialdemocratici a ritonare in coalizione, la Merkel aveva tentato di formare una maggioranza fra Cdu, Verdi e Liberali, ma le posizioni divergenti fra le tre forze su diversi temi hanno di fatto reso impossibile una mediazione. A quel punto alla Merkel non è rimasto che chiedere l’aiuto dei socialdemocratici come unica alternativa al rischio di tornare alle urne. L‘appello non sembra caduto nel vuoto se ora, dalla chiusura iniziale, si è passati all’avvio del negoziato. Un negoziato che tuttavia non sarà certo in discesa e richiederà altro tempo prima di portare alla formazione del nuovo governo. I Socialdemocratici dovranno affrontare un congresso il 21 gennaio dove non saranno pochi i dirigenti che si opporranno alle scelta “collaborazionista” di Schultz tentando di contrastare il nuovo matrimonio con Merkel.

Stando alle indiscrezioni trapelate i punti centrali della bozza di programma che ora i singoli partiti andranno a discutere al proprio interno, saranno principalmente tre: politiche fiscali, potenziamento della zona euro e gestione del fenomeno migratorio.

EURO
Obiettivo comune nel nuovo patto di governo sarà il rafforzamento della zona euro ma attraverso una riforma sostenibile della moneta unica da realizzare in stretta collaborazione con la Francia riconosciuto partner strategico. In pratica il nuovo governo punterà a rafforzare, nel segno dell’unione monetaria, l’asse franco-tedesco. “Vogliamo, in stretta collaborazione con la Francia, rafforzare e riformare in maniera sostenibile la zona euro affinchè la moneta possa resistere meglio alle crisi globali” si legge nella bozza di programma sottoscritta dai delegati al termine del lungo vertice. Inoltre, secondo quanto riportato dalla Dpa c’è anche la volontà di “rafforzare finanziariamente l’Europa in modo che possa mettere in pratica meglio i suoi compiti”.

MIGRANTI

L’accordo di Governo prevede di limitare l’ingresso di rifugiati nel Paese a circa 200mila all’anno. e di permettere il ricongiungimento familiare dei migranti al ritmo di 1000 persone al mese.

TASSE

È stato concordato di non aumentare l’aliquota massima di imposta – una sorta di patrimoniale sulla ricchezza – che invece i Socialdemocratici avevano promesso in campagna elettorale. In compenso però l’Spd ha ottenuto di non toccare il livello delle pensioni fino al 2025. Saranno aumentati inoltre i contributi per la crescita dei figli, per il dopo-scuola e per l’accesso gratuito agli asili nido.

SANITA’

In campo sanitario è stato concordato di ripristinare il vecchio modello di assicurazione sanitaria in base al quale i contributi assicurativi riguardo al trattamento sanitario saranno condivisi in misura uguale tra datore e lavoratore.

 

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