Casapound: “Ci attaccavano per Mussolini, ora tutti lo esaltano”

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“Siamo gli unici a portare avanti le istanze sociali del fascismo, gli altri sono semplicemente patetici”. Lo ha detto Simone di Stefano vicepresidente di CasaPound in riferimento alle dichiarazioni di apprezzamento per il Duce giunte in queste ore da più parti. 

Ha aperto le danze il sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione Lazio Sergio Pirozzi (uomo notoriamente di destra), poi è addirittura intervenuto il presidente di un quartiere di Firenze ed esponente del Partito Democratico Maurizio Sguanci il quale ha dichiarato fra lo stupore generale: “Mussolini ha fatto più di tanti altri”. E dulcis in fundo dal primo febbraio al cinema esce il film “Sono tornato” del regista Luca Miniero che ha  per protagonista proprio il Duce. 

Di Stefano, ha visto quanti apprezzamenti per Mussolini persino da sinistra? Come commenta?

“Mi sembra che abbiano detto delle grandi ovvietà, ma credo si tratti soltanto di campagna elettorale visto che ogni volta tutti cercano di rievocare un periodo storico in cui tante cose in Italia funzionavano a dovere. C’erano leggi sociali, c’erano grandi opere, c’era sicurezza. Mi aspetto anche da Silvio Berlusconi nei prossimi giorni dichiarazioni su Mussolini, visto che anche lui a ridosso della campagna elettorale non manca di far partire il suo elogio per l’opera del Duce. Peccato che poi dopo le elezioni si ponga puntualmente distante dalle politiche sociali ed economiche che il fascismo portava avanti. Tutto questo ripeto non mi stupisce. Anche se poi alla fine il mostro rimane CasaPound per tutta una serie di altri motivi”.

Quali?

“Noi prendiamo il fascismo nella sostanza e quindi diamo fastidio perché siamo contro il neo liberismo, la globalizzazione e il mondialismo. Andiamo nelle periferie e affrontiamo i veri problemi della gente. CasaPound ha linguaggi che sono contro i partiti tradizionali. Le nostre parole d’ordine sono uscita dall’Europa e dall’euro. Ci siamo rimasti soltanto noi a proporlo”.

Il cancelliere austriaco Kurz ha detto che essere europeisti non significa essere per l’immigrazione e ha rilanciato il blocco dei migranti. In Europa sta cambiando il clima e l’approccio ad un tema che vi vede da sempre in prima linea?

“L’errore di Kurz, come quello di Salvini, della Meloni e di Berlusconi, è quello di pensare di poter fermare l’immigrazione restando in Europa. Questo non è possibile. Per fermare l’immigrazione c’è un solo modo, quello di uscire dalla Ue. Questa Unione europea va smantellata e questo dovrebbe essere il primo punto in agenda. Anche perché è l’Europa a minacciare sanzioni contro quei paesi, vedi l’Ungheria, che rifiutano l’accoglienza”.

Sul caso Nina Moric? C’è maschilismo contro di lei?

“L’atteggiamento dei cosiddetti comunisti di Marco Rizzo nei confronti di Nina Moric evidenzia chiaramente del maschilismo, dal momento che si va a colpirla come donna e donna di spettacolo. Quello è il suo lavoro e attaccarla su questo è abbastanza meschino”. 

 

 

 

 

 

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