Berlusconi contro M5S. “E’ come una setta”, ancora “peggio dei comunisti del ’94” , “prendono ordini da un vecchio comico”. Sono le accuse che Silvio Berlusconi – nella trasmissione di Barbara D’Urso Domenica Live – ha rivolto ieri ai pentastellati, che non ritiene neanche esponenti di un vero e proprio partito. Lo Speciale non ha perso tempo e ha chiesto ad un noto e sempre attivo deputato grillino di replicare. E Riccardo Fraccaro, segretario dell’Ufficio di Presidenza alla Camera, non perde l’occasione di sottolineare la debolezza di chi parla così: “Li preoccupa perdere il potere”. Ma non solo…
Berlusconi ha attaccato il M5S durante la trasmissione di Barbara D’Urso Domenica Live. Vi ha definito peggio dei comunisti del ’94. Come risponde al presidente di Forza Italia?
“Berlusconi è rimasto ancorato ai vecchi schemi ed è incapace di interpretare efficacemente le dinamiche sociali. Vive nel passato e non ha alcun contatto con il Paese reale, cerca di costruire un consenso solo per tutelare ancora una volta i propri interessi personali e finanziari. Il M5S è un baluardo in difesa dei cittadini e delle forze produttive che i governi di centrodestra e centrosinistra hanno messo in ginocchio. Con noi l’Italia ha l’occasione di voltare pagina archiviando la politica delle promesse mancate, della crisi economica e delle leggi ad personam”.
L’accusa di essere una setta spesso ricorre. Perché secondo lei non viene capito lo schema partitico diverso oppure cosa non vogliono far passare come novità perché preoccupa?
“Il MoVimento 5 Stelle è al di là delle logiche della partitocrazia che hanno causato i principali disastri del nostro Paese, anzitutto la politica della spartizione degli interessi e del compromesso al ribasso. I partiti capiscono benissimo che siamo una novità dirompente in grado di attuare le istanze dei milioni di italiani onesti che chiedono dignità, diritti e migliore qualità della vita. Li preoccupa perdere il potere, che noi vogliamo restituire al popolo, sono terrorizzati all’idea che siano i cittadini a decidere. Noi vogliamo restituire pienezza alla democrazia e dignità alle istituzioni”.
Confrontando le polemiche e la comunicazione di Berlusconi e Renzi, al di là di piccole schermaglie tra loro, risulta un unico obiettivo: la guerra ai 5 Stelle. Stanno preparando gli elettori al governo delle larghe intese?
“Al governo delle larghe intese sono sempre pronti, è da anni che praticano inciuci sulla pelle dei cittadini. Berlusconi e Renzi sono due facce della stessa medaglia, stanno facendo una campagna elettorale parallela contro di noi perché vogliono attuare un nuovo patto del Nazareno. I loro continui attacchi dimostrano che il Governo a 5 stelle è a portata di mano, siamo la prima forza politica del Paese e gli unici in grado di garantire un progetto credibile e forte per gli italiani”.
Cosa rispondete a chi vi accusa di aver abbandonato la battaglia critica nei confronti dell’Unione Europe e dell’euro?
“I partiti hanno sottoscritto gli accordi capestro con l’Ue, a partire dai vincoli di bilancio e dalla gestione dei flussi migratori, e quando ne avevano l’opportunità si sono guardati bene dal metterli in discussione. Mentre ora promettono per l’ennesima volta di cambiare l’Europa, noi manteniamo la nostra posizione: quando andremo al Governo chiederemo di ridiscutere i trattati che penalizzano il nostro Paese usando il referendum sull’euro come arma di pressione. Il nostro obiettivo è quello di riprenderci la sovranità che i partiti hanno svenduto”.
Se arrivate primi senza raggiungere il 40%, per la costituzione del governo sareste costretti a chiedere il consenso di altre forze politiche come già ha detto il candidato premier Di Maio. Verosimilmente il più vicino a voi è il partito di Grasso. Conferma?
“Il MoVimento 5 Stelle ha un programma e un candidato premier votati in rete dai cittadini, prima delle elezioni presenteremo anche la nostra squadra di Governo. Avremo un mandato chiaro da parte degli elettori e in forza di questo ci presenteremo in Parlamento per vedere chi ci sta ad affrontare le priorità del Paese. Ciascuna forza politica si assumerà le proprie responsabilità, i nostri unici alleati sono i cittadini che per troppi anni i partiti di ogni schieramento hanno tradito. È il momento della riscossa”.