Napolitano benedice Gentiloni? “Lo scorso anno sosteneva Renzi e il SI al referendum e qualche anno fa sosteneva i carri armati sovietici in Ungheria. Sempre dalla parte sbagliata!” scrive un influencer social di Twitter, giornalista e social media manager Giorgio La Porta. Per i grillini poi Gentiloni è il premier delle 8 fiducie alla legge con cui voteremo, e già questo basta a sentirlo lontano: “Guarda caso – scrivono – una legge fatta contro il M5S, cucita su misura per l’inciucio fra Pd e Forza Italia e quindi per un Gentiloni bis “.
L’accusa è che i moniti di Napolitano arrivano sempre nel momento giusto. Dopo Prodi insomma anche Napolitano scarica Renzi? “Prima li fanno e poi li distruggono” dicono in rete.
Il sentore del popolo social è che ormai sia tutto pronto per un altro Governo di larghe intese e quando l’establishment non nasconde più le sue intenzioni non resta che trarne le conseguenze.
D’altronde suggerimenti per chi votare nel tempo di sono succeduti, e di “benedetti” dall’alto se ne sono visti. Diverso è poi tirare le somme di quei governi e di quelle visione per “la governabilità” e per la sostenibilità del debito pubblico.
Sarà che come ha detto Prodi il premier Paolo Gentiloni come il più adatto a guidare l’Italia “in un momento difficile, in cui abbiamo bisogno di mostrare un Paese sereno, con idee chiare, che riconosce propri limiti e i propri meriti in Europa e ricostruisce il suo ruolo”, ma certo il popolo ha sempre meno spazio e possibilità di interferire con le “alte” strategie. La legge elettorale docet.