Giancarlo Giorgetti, classe 66, è un esponente doc della Lega Nord di ieri e di oggi. È stato infatti segretario nazionale della Lega Lombarda dal 2002 al 2012, capogruppo per la Lega Nord alla Camera dei Deputati per la XVII legislatura dal 2013 al 2014 e per la XVIII legislatura dal 27 marzo 2018.
Cugino del banchiere Massimo Ponzellini e laureato in Economia alla Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, commercialista professionista e revisore contabile, è parlamentare alla Camera dei deputati fin dal 1996.
E’ un profilo che non piace totalmente all’ala cattolica leghista, perché nel 2001 fu il principale autore della Legge 40/2004 sulla procreazione assistita. Infatti rispetto alla vasta gamma di proposte tecnicamente disponibili, la Chiesa ritiene accettabili solo alcune tecniche di aiuto della fecondità (sono parimenti escluse le tecniche extracorporee come la FIVET e la ICSI) e la ragione ultima di questo diniego è la tutela di valori umani preziosi significativi: queste pratiche separano il concepimento dall’atto coniugale ed espongono gli embrioni così concepiti alla selezione eugenetica, alla manipolazione, alla dispersione.
Di Giorgetti si è parlato anche per un caso di cronaca molto importante: nel 2006, quando era braccio destro del leader leghista Umberto Bossi, rifiutò un finanziamento di 100mila euro dal banchiere Gianpiero Fiorani. A confessarlo fu Fiorani stesso.
Poi è tutta una riconferma. Al 7º congresso nazionale della Lega Lombarda, tenutosi a Milano il 14 gennaio 2007, viene riconfermato appunto per acclamazione segretario nazionale. Alle elezioni politiche del 2008 viene rieletto a Montecitorio per la lista Lega Nord. È quindi tornato a presiedere la commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera. Nel 2013 ritorna deputato alla Camera della Lega Nord, di cui è capogruppo nella XVII legislatura.
Nel 2013 ritorna deputato alla Camera della Lega Nord, di cui è capogruppo nella XVII legislatura.
Il 30 marzo dello stesso anno, in quanto Presidente della commissione parlamentare permanente, viene invitato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a far parte del “Gruppo dei saggi”, che si occuperà di preparare iniziative di leggi nel campo economico e sociale. Piace i leghisti dunque, ma sopratutto non dispiace ai poteri forti.
Ora è di nuovo deputato ma soprattutto in lizza per la premiership con il grillino Riccardo Fraccaro.