Come cambiano i fumatori: identikit e consumo tra gli adolescenti

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Più della metà dei fumatori ha fumato anche cannabis. Non è poco, ma non è tutto. In Italia un minore su dieci è consumatore abituale di tabacco, quasi la metà ha fumato o ha provato a fumare o fuma ogni tanto. E i ragazzi spendono oltre 50 euro a settimana senza che i genitori se ne accorgano.

Ossfad, l’Osservatorio fumo, alcol e droga del Centro nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto superiore di sanità ha presentato i dati, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco. Dati allarmanti se si pensa alla tanta pubblicità fatta sui pacchetti ai consumatori per ricordare che il fumo uccide o provoca tumore ai polmoni.

“E’ necessario potenziare sistemi di prevenzione primaria per scongiurare questa nuova linea di tendenza che vede il consumo di tabacco anche tra i giovanissimi – ha dichiarato il presidente dell’Iss Walter Ricciardi – prima che a questa dipendenza se ne associno altre altrettanto o più pericolose”.

Lo studio sui ragazzi tra i 14 e i 17 anni

Nell’indagine Explora su un campione rappresentativo di 15.000 ragazzi tra i 14 e i 17 anni. è stato tracciato il profilo del fumatore abituale. Sono definiti abituali quei consumatori di tabacco rispondenti all’11,1%, pari a 254.000 giovani, fumatori occasionali il 13,9% e ragazzi che hanno comunque provato a fumare il 20,2%. Nella stessa fascia d’età sono stati rilevati circa il 2% di ex fumatori.

Il 51,8% dei giovani fumatori inizia nelle scuole superiori, il 43,7% nelle scuole medie (tra gli 11 e 13 anni), e il 4,5% addirittura alle elementari tra i 9 e 10 anni di età.

Sigarette fatte a mano

Altri dati sul tavolo: il 65,1% utilizza sigarette confezionate e circa il 27% sigarette fatte a mano. In questa popolazione è risultato quasi il 4% sia di utilizzatori di sigarette elettroniche che di altri prodotti del tabacco. Nei giovani maschi il consumo di sigarette fatte a mano è salito al 33,6% e a 7,5% quello delle e-cig. Va peggio negli istituti professionali e nei licei artistici dove si trovano più fumatori abituali (17,7% e 14,7%) mentre nei licei scientifici e classici si trovano le prevalenze più basse di fumatori abituali (8,1%).

Rendimento scolastico

Il rendimento mediocre o insufficiente è legato più ai fumatori abituali (17,5% contro 4,7%) e viceversa chi fuma di meno ha un rendimento ottimo o discreto (11% contro 33%). Fuma di più poi il ragazzo figli di genitori con titoli di studio più basso, con licenza elementare (16,2% madre, 16,8% padre) e con licenza media (13% madre, 12,8% padre).

 

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