Sabato prossimo, 25 gennaio, in Piazza Santi Apostoli a Roma, a partire dalle ore 15 si terrà il Christian Day, mobilitazione per difendere la fede cristiana e dire no alle persecuzioni e agli attacchi contro il Cristianesimo, in Italia e nel mondo. L’iniziativa è stata organizzata dalla rete dei Movimenti Cristiani italiani di estrazione evangelica, ma ha visto l’adesione di diverse organizzazioni, sia del mondo cattolico che ortodosso e anche dei laici. Quali sono le finalità di questa mobilitazione? Lo abbiamo chiesto a Claudia Baldari presidente del movimento “Rialzati Italia” che insieme a “Cristiani per l’Italia” e ad “Azione Cristiana Evangelica” ha lanciato la mobilitazione.
Da dove nasce l’idea di organizzare il Christian Day?
“Nasce dall’indignazione provocata dall’esposizione presso il Museo d’Arte Contemporanea di Roma di un manifesto blasfemo che era stato anche affisso sui mezzi dell’Atac. Manifesto in cui un personaggio, facilmente riconducibile alla figura di Gesù Cristo, veniva rappresentato a compiere atti di pedofilia. Come presidente del movimento ‘Rialzati Italia” ho dunque diffuso un comunicato stampa di protesta. E’ partito anche un esposto all’Autorità giudiziaria e insieme a ‘Cristiani per l’Italia’ e ‘Azione Cristiana Evangelica’ abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa. Pur essendo il comitato promotore di estrazione cristiana evangelica siamo riusciti a raccogliere tante adesioni anche fra i cattolici, gli ortodossi, e altre realtà”.
Cosa intendete ottenere con questa iniziativa?
“Iniziamo con il dire che questa manifestazione non è contro nessuno, ma in difesa del Cristianesimo. Siamo stanchi di subire attacchi e provocazioni di ogni tipo. Oltre al manifesto blasfemo esposto al Museo di Roma, abbiamo anche dovuto sopportare il film ‘la Prima Tentazione di Cristo” in cui Gesù appare in versione gay trasmesso su Netflix, e il Cristo nell’urina esposto ad una mostra a Lucca. Questo è davvero troppo. Non si può assistere passivamente a tutte queste provocazioni e offese alla fede di milioni di italiani”.
Possiamo dire che i cristiani finalmente stanno alzando la testa?
“E’ proprio così, ma tenga presente che il Cristian Day non sarà soltanto una manifestazione di protesta. Ci sarà anche spazio per la proposta. Chiederemo al governo italiano che sia garantito il rispetto della religione cristiana attraverso leggi specifiche che mettano fine alla falsa libertà di offendere e dissacrare il sentimento religioso della maggioranza del popolo italiano. Vogliamo inoltre che il governo si faccia promotore di iniziative volte a difendere i cristiani perseguitati nel mondo. Gli ultimi dati sono drammatici. Le persecuzioni contro chi professa la fede in Cristo sono aumentate e si sono fatte sempre più violente. Pretendiamo che ai cristiani che vivono in Paesi in cui sono minoranza, siano riconosciuti gli stessi diritti che in Italia sono garantiti alle altre fedi religiose. E che ci sia per loro lo spesso rispetto”
Perché si prova tanto gusto ad offendere i cristiani? Che piacere può esserci nel dissacrare la figura di Gesù?
“Penso che la risposta risieda proprio nel fatto che noi cristiani siamo rispettosi e tolleranti con tutti e di questo si sta francamente abusando. Poi inutile girarci intorno, siamo invasi di politicamente corretto e questo porta a considerare tutto ciò che è cristiano in maniera negativa. Basti pensare alla polemica sul crocifisso nelle scuole. Ai nostri figli viene addirittura insegnato che non si può avere il crocifisso in classe perché è discriminatorio e offensivo nei confronti delle altre fedi. Se prima il nemico da combattere era la Chiesa, oggi è diventato il Cristianesimo in quanto tale, che professa valori sempre più spesso inconciliabili con il politicamente corretto. Quindi l’odio si è spostato contro l’intera fede cristiana, non più soltanto verso chi la rappresenta, fino a colpire direttamente i simboli sacri della nostra religione”.