«Un assassino è “presunto” fino a che un tribunale dice che è un assassino. Un paese che fatica, o più spesso rinuncia, a comprendere questo concetto, non può migliorare. Un popolo che vuol farsi giustizia da sé è un popolo senza giustizia. È un popolo, appunto, di picchiatori».
Il comico Luca Bizzarri, ex conduttore de Le Iene, è sceso in campo con un tweet nel quale critica la “gogna mediatica” che da giorni è partita sui social nei confronti dei quattro indagati per l’omicidio di Willy Monteiro. Si tratta di quattro ragazzi verso i quali gli inquirenti hanno mosso l’accusa di concorso in omicidio preterintenzionale.
Sebbene si tratti di un omicidio brutale, dai metodi raccapriccianti e sia totale il cordoglio per la morte del ragazzo di 21 anni italiano di origini capoverdiane, resta il fatto che al momento ci sono delle persone sospettate, indagate e tenute in carcere, ma su cui nessun tribunale ha ancora pronunciato alcuna sentenza di colpevolezza.
Eppure da giorni sui social girano le foto dei presunti assassini accompagnate da frasi di disprezzo e di odio che, seppur comprensibili di fronte all’uccisione violenta del ragazzo, non dovrebbe far dimenticare che i processi si fanno nelle aule di giustizia, non in rete o sui media.
E così Luca Bizzarri ha voluto ricordare a tutti che le gogne mediatiche non servono a riportare in vita il povero Willy e non sono nemmeno degne di una civiltà giuridica, dove i pur comprensibili desideri di vendetta non possono mai prevalere sulle regole dello Stato di diritto.
Bizzarri ha scritto: «Facile pubblicare le foto di due (presunti) assassini e distanziarci dalla loro ferocia. Proviamo a capire dove ha origine, quale cultura manchi e quale sottocultura invece causi tragedie del genere. Perché vedo tutti tanto distanti da ciò che è avvenuto, ma qualcuno lo è meno».
E sui social sono piovuti insulti a raffica, come se il comico avesse voluto prendere le parti dei ragazzi accusati dell’omicidio.
Ma c’è anche chi ha compreso il significato reale delle sue parole e le ha commentate in maniera critica ma civile.
Ecco alcuni tweet
#9settembre #riflessioni
Legalmente #Bizzarri ha detto una cosa giusta ed inappuntabile. Se non vi piace il suo pensiero ed usate parole veementi verso di lui… Beh… Non siete molto diversi da quei “picchiatori” e dovreste rileggere la Dichiarazione dei Diritti Umani. 🖖— Ghebura’s Eye (@gheburaseye) September 9, 2020
Le parole di #Bizzarri di ieri non possono essere comprese se non mettendo da parte la rabbia.
Che è più che comprensibile.
Ma “nessuno tocchi Caino” è quello che nel lungo tempo ci distingue da Caino e salva gli Abele, come non è accaduto a #WillyMonteiro.— Simone Paoli (@simpaol) September 9, 2020
Chi critica #Bizzarri non ha mai studiato, non conosce assolutamente nulla di diritto ed è lo stesso intellettuale moderno che ordina un cornetto vegano e ci fa mettere la crema pasticcera
— Madda Stella (@CapoMadda) September 9, 2020
Piaccia o no #Bizzarri ha ribadito un concetto sacrosanto dello stato di diritto. La presunzione di innocenza è valida per tutti, anche per i peggiori criminali, fino alla condanna definitiva.
Questa è la differenza tra uno Stato civile e una dittatura.— Luca Dotto (@lucadotto) September 9, 2020
Che bello fare filosofia sulla pelle degli altri, quando si ha una vita privilegiata e non si “ vive per strada “. Deve essere proprio bello. #WillyMonteiroDuarte #Bizzarri
— domenicopuntop (@domenicopuntop) September 9, 2020