Il 2022 è quasi giunto al termine e questo vuol dire inevitabilmente tirare le somme dell’anno corrente. In genere questa è una prassi che accomuna tutti, compresi i personaggi più noti, come ad esempio Elon Musk.
L’anno del fondatore di Tesla era cominciato discretamente bene, a causa della nomina di persona dell’anno,conferita dal periodico statunitense il Time e grazie ai numerosi riconoscimenti ricevuti dal mondo dell’high tech.
Ma l’ascesa, malauguratamente per Musk,è durata meno del previsto. Difatti,le prime problematiche si sono verificate con l’acquisizione di Twitter.
Nello specifico la gestione del social è stata molto discussa, a causa dei numerosi mutamenti apportati dall’imprenditore canadese in termini logistici e di gestione del personale. In questo senso il crollo definitivo è avvenuto a seguito del sondaggio lanciato da Musk su twitter,all’interno del quale ha chiesto se fosse opportuno dimettersi da Twitter.
Inutile dire che la risposta degli utenti è stata positiva. A peggiorare lo status del capo di Space X è stata sicuramente l’ingerenza nel conflitto russo-ucraino.
Difatti,a detta del politologo americano Ian Bremmer, Elon Musk, prima di pubblicare su twitter le sue riflessioni e possibili risoluzioni riguardanti la guerra tra Russia e Ucraina , avrebbe parlato con Putin.
Musk aveva preso subito le distanze dalle parole di Bremmer, ma le dichiarazioni dell’esperto hanno acquisito in egual maniera una forte risonanza mediatica e non di certo in termini positivi.
Il colpo di scena finale è arrivato negli ultimi giorni, con la bocciatura da parte di Wall street e la perdita del titolo di uomo più ricco del mondo. Il gruppo Tesla, difatti, sta vivendo una delle crisi più grandi mai affrontate ed i dati lo dimostrano.
Difatti, il 27 Dicembre, il gruppo delle auto elettriche ha registrato un calo dell’11%. Il CEO di Tesla si avvia così alla chiusura dell’anno più critico nella sua storia da imprenditore, con i titoli della casa automobilistica in calo del 70%.
Musk, per tentare di recuperare la situazione, ha incolpato Il Federal Reserve System che a parere del CEO, ha contribuito fortemente alle perdite continue su Wall Street. Il mercato però, ha risposto duramente, affermando che i disastri recenti non sono riconducibili ai tassi d’interesse imposti dalla Fed, ma alla discutibile e spesso erronea azione gestionaria di Musk.