Atletica: Camossi “Jacobs può correre i 100 metri in 9″70”

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Il coach del bi-olimpionico: "Marcell è cresciuto molto in questi sei anni" ROMA (ITALPRESS) – "La tentazione di tutti gli sprinter è aumentare l'ampiezza della falcata senza però ridurre le frequenze. Ma si rischia di rompere un equilibrio molto delicato. Basterebbe incrementare di due centimetri ogni appoggio per guadagnare un decimo sui 100 metri. Noi vogliamo provarci, senza forzature, né fughe in avanti". Così, in un'intervista al 'Corriere dello Sport', Paolo Camossi, coach del bi-olimpionico Marcell Jacobs, pronto sabato a tornare in pista sui 60 indoor a Lodz, in Polonia, dopo un mese di lavoro a Dubai. In termini cronometrici, sottolinea l'ex triplista e lunghista, "il rischio è finire su un binario morto, ma Marcell è cresciuto molto in questi sei anni, in cui abbiamo continuato a curare ogni minimo dettaglio. A Dubai ho notato che è più sicuro di sé rispetto a dodici mesi fa. Nella finale olimpica a Tokyo ha corso in 9"80 impiegando 45 passi. Quindi una media di 2,22 metri ad appoggio. Se si riuscisse ad aumentare l'ampiezza della falcata anche solo di 2 centimetri, senza rallentare le frequenze, si guadagnerebbero circa 90 centimetri: vuol dire un decimo, visto che Marcell a Tokyo ha percorso 12,3 metri al secondo con una punta di velocità massima di 43,050 km/h a 30 metri dal traguardo". Ciò significherebbe che Jacobs vale 9"70 sui 100: "Non lo dico solo io, ma tutti gli osservatori dopo averlo visto un anno fa a Belgrado bruciare i 60 indoor in 6"41 con 29,1 appoggi e un'ampiezza media di poco superiore ai 2 metri". – foto LivePhotoSport – (ITALPRESS). mc/com 31-Gen-23 09:10

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