C’era tutta l’opposizione, esclusa Azione di Carlo Calenda, sabato scorso a Firenze alla manifestazione antifascista organizzata dopo la rissa davanti al Liceo Michelangiolo descritta come un pestaggio fascista. C’era soprattutto la neo segretaria del Pd Elly Schlein che si è incontrata con il leader del M5S Giuseppe Conte in vista di una futura riappacificazione e l’inizio di un rinnovato dialogo che possa portare ad un’alleanza. Ma sarà l’antifascismo il collante che unirà le opposizioni contro il governo Meloni? Lo abbiamo chiesto al filosofo Diego Fusaro, scrittore, autore di libri di denuncia contro il sistema che hanno sempre ottenuto grande successo (l’ultimo in ordine di tempo è stato “La Fine del Cristianesimo”) ma soprattutto di estrazione marxista e gramsciana che conosce molto bene le dinamiche della sinistra.
Cosa pensa della manifestazione antifascista di Firenze che ha visto il debutto della neo segretaria del Pd Elly Schlein?
“Mi sembra una situazione da teatro dell’assurdo, direi demenziale e fumettistica al tempo stesso. La sinistra vorrebbe farci credere che la priorità sono i fascisti, così come la destra vorrebbe convincerci che sono invece gli anarchici. Il tutto mentre l’Italia viene trascinata in una guerra mondiale dagli Stati Uniti, i giovani sono espropriati del futuro, e il neo liberismo continua a manganellare con il suo manganello invisibile i lavoratori e i ceti medi. Questa situazione farebbe quasi ridere se non ci fosse da piangere. La destra deve mantenere in vita l’anticomunismo e l’anti anarchismo per giustificare se stessa, ormai diventata aderente in tutto e per tutto all’atlantismo e al liberismo; la sinistra invece deve resuscitare l’antifascismo permanente per giustificare la sua esistenza in assenza di ogni giustificazione possibile, essendo ormai la propaggine fucsia del nuovo ordine neo liberale e atlantista. Destra e sinistra altro non sono che la medesima cosa, ovvero l’alternanza senza alternativa, e questa adunata oceanica di Firenze ci dimostra quanto sia intramontabile questa peste ideologica che è l’antifascismo in assenza di fascismo; utile soltanto a giustificare lo status quo e a dirottare le energie della critica, facendo credere che la vera contraddizione non è oggi il capitalismo, ma appunto il fascismo che non esiste. La sinistra che è diventata ultra capitalista e ha aderito alla difesa del proprio nemico, deve fingersi antifascista in assenza di fascismo per motivare la propria presenza sulla scena politica”.
Elly Schlein è davvero l’anti Meloni di sinistra, oppure lei e la premier sono le facce della stessa medaglia come sostengono molti: filo Nato, filo Europa, d’accordo sulle questioni internazionali ed economiche?
“Elly Schlein e Giorgia Meloni sono la copia l’una dell’altra. Fingono di essere contrapposte ed in lotta, ma in realtà entrambe tifano per gli Stati Uniti e per il loro imperialismo, tutte e due stanno dalla parte dell’Unione europea e della sua forma di violenza economica e di verticismo finanziario. Sono tutte e due per l’invio di armi a Kiev e per un liturgico mantenimento dell’antifascismo a sinistra e dell’anticomunismo a destra. Sono le due ali dell’aquila neo liberale raffigurata al meglio in Italia. Il partito unico del capitale è rappresentato proprio dall’alternanza senza alternativa della destra di Meloni e della sinistra della Schlein”.
Come possiamo definire la sinistra di Elly Schlein? Ma soprattutto, si può chiamare sinistra?
“Quella di Elly Schlein la definirei l’estrema sinistra neo liberale, passata dall’anticapitalismo all’ultra capitalismo, dall’anti imperialismo all’ultra imperialismo. E’ una sinistra che fa rivoltare nella tomba Marx e Gramsci e contro la quale oggi entrambi combatterebbero in prima linea. Una sinistra che non esito a definire neo padronale, brava a difendere le visioni dell’ordine globale dominante. La sinistra delle Ztl, degli abitanti dei quartieri chic, dei villeggianti di Cortina d’Ampezzo, di chi viaggia in prima classe, sempre più distante dagli interessi delle classi lavoratrici e popolari, che addirittura diffama sistematicamente definendole complottiste, populiste, sovraniste. Con una sinistra così la destra è destinata a divenire superflua, perché basta la sinistra a tutelare al meglio e a rappresentare gli interessi delle classi padronali”.
Pd e 5Stelle si sono ritrovati a Firenze per manifestare uniti. Sarà proprio l’antifascismo e un ritorno al clima degli anni ’70 il collante che li vedrà alleati?
“L’antifascismo è tutto ciò che resta alla sinistra diventata ormai una costola del capitalismo e delle classi dominanti. Anche il Movimento 5Stelle si reinventerà nel segno dell’antifascismo. Del resto già a Firenze hanno detto che non avrebbero parlato di Ucraina ma soltanto di lotta al fascismo. Il segreto sta tutto qui. D’ora in avanti non parleranno mai di lotta al capitalismo, di opposizione all’imperialismo statunitense e alle politiche di Bruxelles, ma parleranno esclusivamente di antifascismo. Eccola qui la peste ideologica del nostro tempo di cui parlava Costanzo Preve. L’antifascismo che era giusto quando esisteva il fascismo, diventa oggi un’orrenda e ridicola propaggine della civiltà del capitale e dei suoi alleati più strenui, di cui evidentemente la sinistra e i 5Stelle sono gli emblemi tanto quanto la destra. Questo sarà lo scenario nel quale vivremo. Oggi l’antifascismo è un ostacolo utilizzato ad hoc per rendere incomprensibili i problemi reali del nostro tempo, fascismo e antifascismo sono morti e sepolti e servono solo come arma per giustificare il nuovo ordine neo liberale”.