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Triplicati gli sbarchi di migranti: è colpa di Putin?

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La questione degli immigrati sta letteralmente esplodendo nel belpaese e in tutta l’Unione Europea. Gli sbarchi dall’Africa sono triplicati nel 2023 e gli incidenti nel Mar Mediterraneo sono sempre più frequenti e più gravi in termini di perdita di vite umane. Il dibattito politico infiamma ormai quotidianamente i talk show.

Perché aumentano gli sbarchi? La spiegazione del governo l’ha espressa il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Berlino lo scorso 3 febbraio. Nel corso di una conferenza stampa, insieme al Cancelliere tedesco Olaf Scholz, la Meloni ha precisato che “la questione migratoria è anche e soprattutto una questione di sicurezza” perché nel Sahel c’è una “presenza importante della Wagner” e di forze che “potrebbero utilizzare l’immigrazione come strumento” nell’ottica del conflitto in Ucraina. Questa tesi prende lo spunto dalla cosiddetta “dottrina Gerasimov”, enunciata nel 2013 presso l’Accademia di Scienza Militare di Mosca, per l’appunto dal Capo di Stato Maggiore russo Valerij Gerasimov. Nel suo intervento Gerasimov si è ispirato alle cosiddette “primavere arabe” dei due anni precedenti, considerandole come la prosecuzione della guerra in Irak del 2003 e delle “rivoluzioni colorate” del 2004. Dietro tali sconvolgimenti geopolitici si nascondeva la volontà di Washington di eliminare quei regimi, che poco assecondavano gli interessi americani, con la conseguenza inaccettabile per Mosca, di produrre effetti a cascata in paesi suoi alleati o a lei vicini, come Siria e Libia. Gerasimov è arrivato alla conclusione che le guerre moderne non si combattono più soltanto con le armi e gli eserciti, ma anche con altri strumenti, quali sovversioni mirate a rovesciare governi, attacchi informatici, disinformazione, diniego di accesso alle fonti energetiche, misure di pressione economica, etc.. Dunque, secondo il governo italiano, la Russia, utilizzando i mercenari della formazione Pmc Wagner, guidata dall’oligarca russo, Eugenij Prigozhin, presenti in Africa, sta scatenando una massiccia emigrazione di africani verso l’Italia, allo scopo di destabilizzare i paesi europei. E questo come atto di guerra ibrida, per rappresaglia all’invio di armi in Ucraina da parte dei paesi dell’Unione Europea.

E’ verosimile un’ipotesi del genere?

Decisamente no. Non sono certo le quattro scassate e vecchie armi europee, inviate all’Ucraina, a preoccupare Putin. I sistemi di arma più letali sono quelli inviati in Ucraina da Usa e Gran Bretagna, paesi che sono fuori dal flusso migratorio proveniente dall’Africa. E poi nei desiderata di Mosca l’Europa dovrebbe essere in partnership con la Russia come acquirente finale dei prodotti energetici russi. E se a scatenare il flusso migratorio africano verso l’Italia fosse il Deep State americano, allo scopo di mandare a casa il governo Meloni? Il governo Meloni d’altronde è filo atlantista, ma non del tutto allineato con i dettami di Washington.

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