Bugie globali. Utero in affitto, imbrattatori e la deportazione di Putin

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C’è qualcosa che non va in Italia e in Europa. Qualcosa che non va, o meglio molta, tanta, troppa fuffa (si legga manipolazione, rimbambimento ed eterodirezione delle masse); e in primis, tanti, troppi, giochini mediatici che, a guardarli bene, si contraddicono, pur tentando di offrire un messaggio forte, duro, tosto, sicuro, positivo.

Facciamo qualche esempio. Nardella, prima interviene alla Salvini per impedire l’ulteriore azione alla moda di imbrattamento dei monumenti, da parte degli ecologisti di “Ultima Generazione”; poi li perdona con una retorica e stucchevole dose di paternalismo progressista a mezzo stampa (in fondo i voti ecologisti, sono importanti sia per il Pd, sia per il Terzo Polo, sia per i grillini).
Infatti, il primo cittadino-super eroe, prima li ha repressi bloccandoli, poi ha detto che le loro idee sono giuste, ma che è sbagliata la modalità della loro provocazione, che rischia di inficiare, umiliare, ridimensionare, colpire la bellezza, il patrimonio storico, culturale e artistico di un Paese, tutt’uno col rispetto dell’ambiente e del pianeta.
Ma c’è un ma. Ed è la verità dissacrante e spietata dei social, grazie ai quali nessuno può bleffare o raccontarla totalmente secondo gli interessi di bottega o personali.

Atroci dubbi sulla rete. Non era strano che il sindaco di Firenze fosse già lì, sul luogo del “delitto”, a parlare, a rilasciare una dichiarazione, proprio sulla storia universale di Firenze? Non è stato strano che gli operatori del Comune, che immediatamente hanno lavorato per cancellare la vernice, fossero “attivi e dinamici” proprio sul lato opposto della piazza? Soltanto un caso? Ai posteri l’ardua sentenza.

Se un’operazione politico-mediatica si giudica dai risultati e non dalle cause, il “machismo moralizzatore” di Nardella è stato subito sostituito dalla comprensione pedagogica. Tanto l’effetto presso l’opinione pubblica è stato raggiunto ugualmente.

Altro bluff, altra ambiguità, altre contraddizioni. I laicisti, le organizzazioni Lgbt, i militanti arcobaleno, sostenuti dal nuovo corso della Schlein, starnazzano da un po’, con ritrovata virulenza, per i diritti negati in Italia (le trascrizioni dei figli nati all’estero dalla pratica illegale da noi dell’utero in affitto), e poi di fatto, con la loro battaglia negano il diritto di una madre biologica ad avere un suo figlio, il diritto di una madre che partorisce (sono le varie fasi della gestazione per altri), ad avere un suo figlio, e il diritto dei figli ad avere un padre e una madre.
Per caso ci sono diritti di serie a e diritti di serie b?

E ancora: sempre gli stessi guru, militanti, sacerdoti, fedeli e personaggi politici, giornalistici, intellettuali e altro, si indignano per la presunta deportazione dei bambini ad opera di Putin (bisognerà vedere le prove, le testimonianza, i documenti reali, non la propaganda di Zelensky), e si dimenticano che, per la maggior parte dei casi, si tratta di orfani (in Ucraina ce ne erano circa 105mila), che sono stati salvati nelle zone russofone e portate a Mosca e semmai, consegnati a genitori russi che non hanno avuto figli.

Anche qui: ci si straccia le vesti per legittimare in casa nostra i figli acquistati all’estero con l’utero in affitto (è bene usare sempre il medesimo termine), solo per assecondare i desideri delle coppie gay o delle coppie etero che non hanno figli, e poi si considera “deportazione” di bambini orfani, quando lo zar li dà a coppie sterili russe?
Per caso ci sono deportazioni giuste e deportazioni sbagliate?

Il tema, ovviamente, non è entrare nel merito delle singole scelte, o degli orientamenti sessuali (l’unico discrimine è la legalità), ma ci sarebbe tanto da dire, compresi i presunti poteri della Cpi, che fanno delle sue sentenze, un provvedimento spesso ideologico e mediatico, in questo momento, frutto della propaganda bellica e della peggiore retorica atlantista.
In pochi sulla stampa che conta, infatti, hanno ricordato che le sue sentenze non valgono, a cominciare dai paesi che non hanno sottoscritto il suo trattato costitutivo e cioè, proprio la Federazione russa, gli Usa (tradotto, i dominus della guerra in Ucraina) e, autentica sorpresa, l’Ucraina.

Dulcis in fundo, una analisi che smentisce in lungo e in largo anche l’incombente fiaba green: l’ossessione del riscaldamento del pianeta come causa dei mali del mondo (esattamente come il ricatto del debito pubblico), che giustifica la trasformazione coatta del nostro futuro a suon di case verdi, città verdi e macchine verdi (ultima declinazione dello Stato etico, da sanitario col vaccino a Stato etico eco-sostenibile col fotovoltaico).
E’ del fisico Franco Prodi: “L’Europa si è bevuta il cervello. Il surriscaldamento del pianeta è una manovra di distrazione di massa. Il vero problema è l’inquinamento”.
Prima regola per non berci il cervello. E’ il libero arbitrio e la capacità di critica e di ragionare con la nostra testa.

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