Biden annuncia la ricandidatura, ma siamo sicuri che sia la mossa giusta?
Il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden sembra aver ufficialmente deciso di ricandidarsi alle prossime elezioni, ma potrebbe aver fatto male i calcoli.
Se dall’altra parte vecchio e nuovo si combattono il trono del partito repubblicano, infatti, Joe Biden resta convinto di poter combattere per la conferma democratica a scanso delle critiche quotidiane che circondano la sua persona.
In questi 3 anni di presidenza i media sono stati letteralmente intasati di video e indiscrezioni decisamente scomode per il leader dem.
La plausibile deriva repubblicana del paese rischia di portare il nome di Biden prima ancora di quelli di Desantis o Trump. Una sorta di autosabotaggio che l’attuale presidente USA, meritatamente o meno, sembra aver attuato nei suoi confronti.
Nell’era della propaganda digitale, i social media non perdonano, l’immagine mediatica che circonda il cosiddetto “Sleepy Joe” potrebbe dunque averne compromesso definitivamente le sue possibilità.
Il rischio è proprio che i suoi stessi elettori, l’America democratica, abbiano perso fiducia nel leader, circondato da critiche ideologiche e scivoloni documentati su tutti i fronti.
Preoccupa soprattutto la lucidità del presidente, ormai ottantenne e visibilmente appesantito nella maggior parte delle sue apparizioni.
Che fosse il momento di mettersi da parte all’interno del partito? Forse quello che chiamano l’egoismo intrinseco, di chi nella vita svolge mestieri istituzionali, ha avuto la meglio o forse il panorama a sinistra è deserto e Biden risulta davvero essere l’opzione migliore.
I sondaggi non aiutano di certo, ma bisogna ammettere che mentre dall’altro lato il contenzioso tra le due personalità maggiori si fa acceso e popolare, di un rivale democratico non si vede neanche l’ombra.
In un sistema politico come quello Statunitense, dove l’immagine conta più delle parole e si possono guadagnare voti preziosi anche tramite un video su TikTok, la posizione di Biden è sicuramente scomoda.
Adesso che anche i suoi elettori iniziano a voltare le spalle, si prospetta una campagna elettorale difficile per la sinistra americana.