Aridatece il trash! Incredibile ma vero, adesso i benpensanti nostrani sono tutti scandalizzati perché al Grande Fratello sono bandite le volgarità e le parolacce, i concorrenti cercano di comportarsi civilmente senza risse da osteria, e scandalo degli scandali c’è anche chi ha passato l’aspirapolvere da brava casalinga.
È il nuovo corso Mediaset inaugurato da Piersilvio Berlusconi, stanco di vedere i programmi di punta delle reti del Biscione finire sulle prime pagine dei giornali per le liti fra concorrenti, per le bestemmie, i discorsi da caserma, il turpiloquio, le oscenità. E incredibilmente gli stessi critici televisivi che per anni hanno denunciato la “televisione spazzatura” e hanno appunto puntato l’indice contro Mediaset accusata di produrre programmi scadenti e volgari fornendo un pessimo esempio al pubblico, oggi mettono sotto processo il nuovo corso, rimpiangono il trash e arrivando a parlare di TV dell’ ipocrisia.
Addirittura si urla al “politicamente corretto” che avrebbe snaturato il GF quasi rendendolo un programma per educande. Quando si dice il mondo a rovescio!
È vero che il GF senza il trash rischia di essere irriconoscibile per come siamo stati abituati, ma è così scandaloso il tentativo di migliorarne la qualità essendo un programma molto seguito dal pubblico? È così scandaloso vedere i concorrenti fare le pulizie in casa, cucinare, stirare, rispettarsi l’un con l’altro, invece di assistere a insulti, parolacce, litigi, polemiche e quant’ altro?
Il politicamente corretto dunque diventa deleterio se tenta di depurare la TV dalle volgarità, mentre è giusto quando tenta di modificare forzatamente i linguaggi e le parole (vedi l’utero in affitto trasformato in gestazione per altri, l’aborto in interruzione volontaria di gravidanza, l’eutanasia in autodeterminazione, le coppie gay in famiglie arcobaleno ecc.) imponendo così la dittatura del pensiero unico attraverso il collaudato meccanismo della Finestra di Overton.
Invece viva il trash e guai a bandirlo se poi si rischia di fare l’elogio dell’aspirapolvere, e tutti gli inquilini cercano di fare a gara ad essere educati o a far ridere senza scadere nel volgare. Meglio la donna disinibita che racconta in diretta con quanti ha fatto sesso e in quali posizioni, a quella che fa le faccende domestiche; non sia mai che poi dovesse passare ed imporsi il prototipo della donna casalinga, come le madri di una volta, tutte casa e famiglia, per le quali il sesso era un fatto privato, pura intimità e non argomento da salotto: sai che vergogna!
Paradossalmente il tentativo di essere politicamente scorretti mettendo sotto accusa il neo perbenismo delle tv berlusconiane, svela l’ipocrisia dei perbenisti radical chic, quelli che fanno i sociologi denigrando la tv spazzatura, e poi si sentono disorientati se la stessa tenta di depurarsi e affrancarsi dalla legge dell’auditel senza il loro permesso. Quale capro espiatorio invocare per denunciare il degrado della società se anche la tv smette di essere degradata e degradante?
I moderni soloni del politically correct che oggi rimpiangono il trash televisivo e accusano il GF di troppo perbenismo fanno più ridere dei film trash anni ’80 con Lino Banfi, Alvaro Vitali, Renzo Montagnani, “Er monnezza” ecc. rappresentando a tutti gli effetti la nuova ‘ commedia all’ italiana”. Non quella sexy ma del ridicolo.