GB. David Cameron torna a Downing Street?

2 minuti di lettura

What the hell?” Questa l’esclamazione spontanea di una reporter inglese alla vista dell’arrivo di David Cameron nella giornata di ieri, lunedì 13 novembre, al numero 10 di Downing Street. 

Dopo il licenziamento di Suella Braverman da ministro degli interni, il Ministro degli Esteri James Cleverly è stato chiamato a sostituirla, lasciando di fatto vuoto il suo precedente incarico. 

A ricevere la nomina per ricoprirne il ruolo, tra lo stupore dei più, è tornato un volto noto della politica britannica: David Cameron. 

Certo è che molti inglesi, specialmente tra i conservatori, avrebbero voluto vederlo all’estero, più che agli Esteri, dopo la sua clamorosa sconfitta al Referendum del 2016 da lui convocato contro la Brexit, decretando di fatto l’uscita del Pese dall’UE, alla quale egli stesso era contrario. 

Vedere il ritorno di un ex Primo Ministro con il ruolo di Segretario non è qualcosa di consueto, l’unico altro caso risale ad uno dei governi di Margaret Thatcher. 

A cosa è dovuto il siluramento dell’ex Segretaria agli Interni? 

Braverman, avvocato quarantatreenne, è di fatto la rappresentante dell’ala più populista del partito conservatore. 

Negli ultimi giorni aveva mostrato posizioni quantomeno divisive, a partire da un articolo pubblicato sul “Times of London senza l’approvazione del Primo Ministro (come invece è consuetudine fare per i suoi Segretari). 

Nell’articolo in questione Braverman manifestava numerose critiche verso la polizia londinese che, a parer suo, agiva con pesi e misure diverse in base alla tipologia di manifestanti con cui si confrontava nell’esercizio dell’ordine pubblico. 

Verso i sostenitori del “Black lives matter” o quelli propalestinesi, che lei definisce hate marchers” (manifestanti dell’odio), infatti, l’atteggiamento degli ufficiali sarebbe parso più morbido. 

Queste dichiarazioni, unite ad una proposta di legge relativa al respingimento dei richiedenti asilo giunti via mare e ad un loro invio in Ruanda, hanno destato numerose critiche e acceso un vivo dibattito. 

Per molti la manifestazione di posizioni così radicali e divisive sarebbe finalizzata ad un potenziale ruolo di nuova leader del partito conservatore nelle prossime elezioni, che molti ritengono già perse, visto lo stacco di circa 20 punti che distanziano i Tories dai Labour. 

Questo rimpasto denota la ridefinizione interna dei conservatori attorno a posizioni più moderate, anche alla luce dei dati sulle prossime elezioni e sullo scarso gradimento degli estremismi populisti da parte di Re Carlo III. 

Resta da vedere se l’incarico agli Esteri di David Cameron possa riportare la questione Brexit sull’agenda politica inglese, ipotesi ritenuta da molti inverosimile. 

Nonostante alcune critiche mosse a Sunak da Cameron, che egli stesso ammette esserci state, l’ex Primo Ministro promette il suo massimo impegno e piena dedizione nel servizio del Paese attraverso la partecipazione ad un governo che sta “facendo un duro lavoro in un tempo difficile.” 

Nel complesso scacchiere internazionale il Regno Unito si prepara ad affrontare le sfide globali con un “nuovo” asso nella manica, che coadiuverà Sunak nella gestione della diplomazia britannica.  

Anche in questo caso Londra sembra aver favorito l’esperienza e la tradizione, più che la novità: David Cameron a Segretario degli Esteri ne è la conferma. 

 

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

Calcio: Castori torna ad Ascoli”Qui grandi emozioni e forti motivazioni”

Articolo successivo

Fiumicino, droga a tassisti e Ncc: arrestato pusher-lavavetri

0  0,00