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L’UE userà “Tinder” per dare lavoro ai migranti

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Immaginate di essere tranquillamente seduti a casa e, grazie solamente ad un’applicazione simile a tinder, potete trovare migliaia di offerte di lavoro perfettamente in linea coi vostri interessi . Addio a centinaia di email con CV e lettere motivazionali: con uno swipe potrete candidarvi per il lavoro dei vostri sogni e alle aziende basterà entrare sul vostro profilo per ricevere tutte le informazioni necessarie e selezionarvi.

Non sembra una proposta vera, eppure le prime rivelazioni di POLITICO parlano chiaro: a breve avremo un social network basato completamente sullo stile di Tinder, ma per trovare lavoro e facilitare la migrazione.

Ylva Johansson, Commissario Europeo per gli affari interni, Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione Europea per la promozione dello stile di vita europeo e Commissario europeo per la gioventù e Iliana Ivanova, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca e la scienza, proporranno infatti questa piattaforma oggi alla Commissione e poi, se tutto venisse confermato, verrà presentata anche al Parlamento ed al Consiglio.

L’idea è quella di far entrare a contatto offerta e domanda di lavoro, in particolare quella extraeuropea. Secondo la Commissione, infatti, i giovani d’oggi vogliono piattaforme nuove, più semplici e user-friendly per la ricerca di lavoro. Allo stesso modo, le aziende necessitano sempre di più giovani lavoratori, soprattutto in vista dei prossimi anni in cui milioni di “baby-boomer” andranno in pensione.

La piattaforma sarà molto simile a EURES, la rete, già esistente, in cui milioni di posizioni di lavoro nel continente europeo sono elencate. Attraverso l’Intelligenza Artificiale e il classico “matchmaking”, che da anni consente il funzionamento di Tinder, i giovani potranno semplicemente fare swipe, verso destra se la posizione interessa e verso sinistra se invece non è in linea con la propria ricerca di lavoro. Le aziende, probabilmente, non avranno la possibilità di “swipare” ma semplicemente dovranno accettare o meno i match.

L’idea non è solo quella di aiutare i giovani europei ma anche i migranti internazionali fuori dallo spazio Schengen, con l’obiettivo di rendere ancora più complesso il lavoro degli scafisti e dei trafficanti. Tutti i giovani del mondo potranno accedere a questa piattaforma, facilitando così il loro accesso al mercato del lavoro europeo e, soprattutto, la loro migrazione in Europa.

Due problemi principali sorgeranno da questa proposta, e sono già stati ammessi e accettati dal Commissario Johansson: il primo riguarda le competenze nazionali che sono comunque connesse a questo social, come il riconoscimento dei diplomi e il rilascio dei permessi di lavoro. Il secondo problema, che rimane sempre enorme in Europa, è la fuoriuscita degli stipendi: moltissimi migranti infatti inviano parte del reddito alle famiglie in paesi poveri o in via di sviluppo, causando una perdita di 65 miliardi di euro per l’Unione Europea.

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