Di Maio tradisce i no euro. Rivolta in rete: “Non li votiamo più”

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Svolta M5S: Di Maio tradisce i no euro. E’ successo tutto ieri sera tardi, quando ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta il candidato premier dei 5 Stelle lancia la sua dichiarazione sull’Euro.

… Di Maio ha proposto che l’Italia vada in Europa per chiedere nuove regole sui trattati.

E se la UE dovesse porre dei veti? Siano gli italiani a decidere tramite referendum, ma è una chance a cui non vuole neanche più pensare. Ecco le testuali parole: “Non credo sia il momento di uscirne – ha detto a Vespa – anche perché l’asse franco-tedesco non è più così forte.

Il referendum sull’euro è un’extrema ratio che spero non ci sia”. Apriti cielo. Lo attaccano tutti, il Pd che parla di “ennesima giravolta”, a anche la rete che taccia di tradimento il MoVimento nato anche sulla battaglia per la sovranità monetaria. Insomma il M5S depone i coltelli e lo fa nel salotto più “moderato” d’Italia, nulla è a caso insomma.

Entra così anche il grillismo nell’alveo delle forze politiche ( addio antipolitica in parlamento) e sceglie il centrismo con un pizzico di “ma anche” veltroniano, per cercare di non perdere gli elettori degli esordi.

Ma si sa, i blog possono essere anche un’arma a doppio taglio. E l’archivio può essere letale.

Grillo per il MoVimento scriveva queste parole:

RIPRENDIAMOCI LA SOVRANITÀ MONETARIA

I miliardi che lo Stato destina al pagamento degli interessi sul debito sono sottratti ai servizi primari dei cittadini: pensioni, sanità, ammortizzatori sociali, istruzione, risorse per le PMI. Con l’euro il debito pubblico non potrà che continuare a crescere e gli interessi ad aumentare fino a quando lo Stato Sociale italiano non sarà completamente smantellato e diventerà un guscio vuoto. Un corpo spolpato dalla BCE.

Il debito pubblico va ridenominato in una nuova moneta associata al valore della nostra economia. Pagheremo quindi meno interessi sul debito. Lo Stato ricomincerebbe ad utilizzare il suo avanzo primario di cui già dispone (al netto degli interessi sul debito) per finanziare attività e welfare. Con l’Italia fuori dall’euro, le PMI italiane potranno tornare nuovamente competitive e l’occupazione in crescita e gli investitori stranieri finanzieranno comunque il nostro debito che sarà sostenibile e onorabile.

Fuori dall’euro c’è salvezza, ma il tempo è scaduto. Riprendiamoci la sovranità monetaria e usciamo dall’incubo del fallimento per default. Per non finire come la Grecia. Fuori dall’euro o default. Non ci sono alternative.

E ora andiamo a vedere cosa pensa la rete della svolta M5S: è tradimento. 

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