Napoli violenta, un altro minore aggredito. Arriva Minniti

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Napoli violenta, un’altra aggressione ad opera di una baby gang contro un minorenne. Non si arresta dunque l’ondata di violenza minorile che da prima di Natale sta sconvolgendo la città e l’hinterland. 

La situazione si è fatta esplosiva al punto che il ministro dell’Interno Marco Minniti ha sentito la necessità di scendere nel capoluogo campano per fare il punto della situazione con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, le forze dell’ordine, la magistratura ecc. Si cercheranno insomma le soluzioni per contrastare il dilagare di tanta violenza fra gli adolescenti, prima che la situazione diventi irrecuperabile (ed in parte sembra lo sia già). Anche perché i moventi che avrebbero ispirato le varie aggressioni sembrerebbero non seguire un filo logico se non quello di una cieca violenza. I moventi infatti sembrano essere diversi, a seconda dei casi 

L’ultimo episodio di violenza ha avuto per protagonista un sedicenne che sarebbe stato prima insultato, poi picchiato con un pugno che gli avrebbe procurato la frattura del setto nasale. Luogo dell’aggressione l’esterno della stazione della metropolitana ‘Policlinico’. Il minorenne è andato a casa e poi con i genitori si è recato all’ospedale “Vecchio Pellegrini” dove gli è stata riscontrata una prognosi di 30 giorni. Il ragazzino ha rifiutato il ricovero. La Polizia di Stato, che non è intervenuta sul posto ma è stata allertata in ospedale, sta accertando i fatti. 

La sera prima vittime di un’aggressione erano stati invece due studenti di 14 e 15 anni a Pomigliano D’Arco anche loro vittime di una baby gang. In dieci, armati di catena li hanno picchiati per rapinare uno smartphone. I due per altro sono di origine marocchina e quindi c’è il sospetto che non siano stati picchiati per lo smartphone ma in quanto immigrati. I Carabinieri tuttavia al momento sembrerebbero escludere il movente razzista. Le vittime hanno identificato due dei presunti aggressori, un 15enne e un 13enne. Proseguono invece le indagini sul pestaggio del 15enne a Chiaiano. 

Intanto oggi Arturo, il 17enne accoltellato una settimana prima di Natale, è tornato a scuola ed è stato accolto dai suoi compagni di classe, nel liceo Cuoco a Napoli con un grande striscione con su scritto: “Bentornato Arturo”. Striscione affisso sul cancello d’ingresso dell’istituto. 

 

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