Elezioni, G. Chiesa scende in campo e sui vaccini: “Azzerare tutto e ripartire”

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Scontro sui vaccini, attacco di Burioni a Di Maio: sulla vicenda interviene Giulietto Chiesa, giornalista, in campo alle prossime elezioni con la “Lista del Popolo per la Costituzione” che ha una sua specifica posizione sull’argomento, che ha spiegato a Lo Speciale. Il medico pro vax Roberto Burioni ha attaccato il leader del M5S Luigi di Maio che ha annunciato, in caso di vittoria, l’abolizione della legge Lorenzin. Per Di Maio i vaccini obbligatori dovranno tornare ad essere quattro e si potrà prevedere l’obbligatorietà per tutti gli altri in caso di rischio epidemia. Per Burioni è come far indossare la cintura di sicurezza ad un automobilista ad incidente già avvenuto.   

Chiesa, chi ha ragione in questa disputa? Condivide la posizione del M5S o ha ragione Burioni?

“Credo sia giunto il momento di rimettere ordine in questa materia evitando chiacchiere che non servono a nulla. Ritengo però sia molto difficile farlo, visto che il dibattito ormai da tempo è uscito dai confini della razionalità e tutti, da una parte all’altra, stanno esasperando i toni. Partiamo con il dire che la legge Lorenzin è sbagliata e che occorre un’autorità politica seria, che purtroppo non c’è al momento, che possa rimettere un ordine metodologico alla questione. Non si può pensare di metterci mano a pezzi, ma deve essere ricostruito quel dibattito pubblico che finora è mancato. Mi rifiuto di dire chi abbia ragione o torto. Non si può affrontare un problema così serio partendo dall’indice del libro”.

Quindi che fare?

“Deve essere azzerato tutto, ripartendo daccapo.  In questo momento in Italia la situazione è normale e ritengo non ci siano gravi fenomeni epidemiologi tali da far gridare all’allarme. Se noi della Lista del Popolo riusciremo ad entrare in Parlamento chiederemo l’istituzione di una commissione d’inchiesta che faccia piena luce sull’iniziativa del ministro Lorenzin partita in seguito ad un dibattito che si è svolto negli Stati Uniti. Questo aspetto va chiarito. Prima di ragionare su quanti e quali vaccini servano, ci interessa sapere come questi vaccini vengono fatti. Se ne servono dieci o dodici questo francamente interessa poco”. 

Ma chi può dirlo questo?

“Si deve costituire una commissione internazionale composta da esperti di diverso orientamento, non portatori di un’unica visione. Commissione che dovrà avere tempi certi di discussione e conclusione. Poi le conclusioni si porteranno in Parlamento dove sarà esaminato il quadro complessivo e si assumeranno le decisioni conseguenti. Il tutto ovviamente coivolgendo e informando correttamente l’opinione pubblica. L’unico risultato che ha prodotto la legge Lorenzin è dividere il tema dei vaccini in tifoserie”.

Quindi nè con Burioni, nè con Di Maio?

“In questo momento la questione è inquinata dalla corsa ai voti. Non c’è nessuna obiettività in questa discussione, adesso ci sono soltanto delle squadre di tifosi che portano avanti posizioni ideologiche e interessi di partito”.

Riuscirete a presentare la lista alle elezioni?

“Stiamo raccogliendo le firme, l’impresa è molto difficile, ma ce la stiamo mettendo tutta”

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