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Che fine hanno fatto Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni?

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Che fine hanno fatto Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni, il duo comico scoperto da Enzo Jannacci che ha fato della musica demenziale, del cabaret e della musica leggera di cui hanno fatto la storia e la fortuna?

I due si conoscono da sempre, sono stati infatti vicini di casa d’estate a Gemonio (Varese) sul Lago Maggiore, dove le loro famiglie erano sfollate durante la guerra, cominciarono a costruirsi un piccolo repertorio giusto per distrarsi dalla scuola. Entrambi iscritti all’Istituto Cattaneo di Milano, seppur in indirizzi diversi (Renato geometra e Cochi ragioniere), ebbero i loro primi inizi cabarettistici quando cominciarono a frequentare l’Osteria dell’Oca di Milano, una cosiddetta “trattoria degli artisti”, dove un loro amico, Piero Manzoni, esponeva i propri quadri mentre Cochi e Renato intrattenevano i presenti con qualche canzone popolare. Siamo nel 1962-1963. I proprietari di un locale accanto all’osteria, Velia e Tinìn Mantegazza, hanno l’idea di aprire in via Santa Sofia il “Cab 64” invitando i due, giovanissimi, a esibirsi con le loro scenette improvvisate tra i tavoli dell’osteria. Prima paga, 3.500 lire, ma con una condizione, almeno dieci spettatori in sala: niente quorum, niente soldi. Tra i frequentatori del locale, Enzo Jannacci, che fa amicizia con loro aiutandoli nei testi e scrivendo le musiche delle loro canzoni.

L’esordio vero e proprio arriva però nel 1965 al Derby di Milano, con un genere di comicità originale, poetico e surreale al tempo stesso. Dal successo al Derby il duo giunse alla RAI, partecipando a trasmissioni con grande seguito di pubblico come Canzonissima (1974). Alcune loro canzoni sono entrate nella cultura popolare italiana, come La gallina, Canzone intelligente, E la vita, la vita, e la loro personalissima interpretazione di Come porti i capelli bella bionda. A quel tempo (1964), non si dedicavano completamente al cabaret: Cochi era impiegato interprete (francese, inglese, russo) all’aeroporto milanese di Linate, Pozzetto era contitolare di un’impresa di impianti di ascensori con un ingegnere siciliano. La decisione di dedicarsi completamente allo spettacolo avvenne quando Jannacci e tutto il gruppo di amici (Lino Toffolo, Felice Andreasi, Bruno Lauzi), arrivarono proprio al Derby Club di Milano.
Verso la fine del 1967 la RAI cercava nuovi talenti per il suo primo contenitore domenicale. Enrico Vaime portò dal Derby Cochi e Renato e Paolo Villaggio, affiancandoli ai già noti Ric e Gian. Questo gruppo esordì il 21 gennaio 1968 con la trasmissione Quelli della domenica, scritto da Marcello Marchesi, Italo Terzoli, Enrico Vaime e Maurizio Costanzo. Bisogna dire che il programma, ottenuto un discreto successo sin dalle prime puntate, non fu accolto benissimo né dai funzionari RAI – i quali ritenevano Villaggio troppo aggressivo e non capivano Cochi e Renato – né dal pubblico presente in trasmissione, avaro di risate quando Cochi e Renato, neanche trentenni, esordirono con lo sketch A me mi piace il mare, uno dei loro cavalli di battaglia. La loro fortuna fu nei giovani, che al contrario si divertirono subito tanto da convincere la RAI stessa a provare un programma che praticamente aveva il Derby come contenitore: È domenica, ma senza impegno (1969), con Cochi e Renato, Villaggio, Lino Toffolo e Jannacci.
Visto che non riuscivano a decollare, decidono di fare uno spettacolo di cabaret che ha un notevole successo, Saltimbanchi si muore, con quasi tutti i colleghi del Derby, come Andreasi, Jannacci, Toffolo, Teocoli, Boldi, i Gatti di Vicolo Miracoli, e gli stessi Cochi e Renato, che ridimensionavano i loro testi con una certa modernità e con meno dialettica. Un qualcosa di nuovo e di assolutamente originale. Siamo nel 1969-70. Un’edizione romana dello spettacolo servì così ad alcuni degli interpreti come trampolino per il cinema e la televisione. Enzo Jannacci, ad esempio, esordì in seguito come attore nell’episodio “Il frigorifero” del film Le coppie (1970), dopo che Mario Monicelli vide lo show nella capitale. Cochi e Renato invece tornarono in televisione: nel 1971 appaiono in due trasmissioni, Non è mai troppo presto Riuscirà il Cav. Papà Ubu?, quest’ultimo un programma di prosa in costume in tre puntate. Sono protagonisti anche di tre caroselli, uno per Lebole (1968-69), uno per i televisori Philips ancora nel 1971, e uno per i gelati Besana nel 1973.
Pozzetto ha lavorato anche in maniera indipendente dal suo storico ‘socio’. Nel corso dei decenni ha preso parte a numerosi film ‘leggeri’, quelli la cosiddetta ‘commedia all’italiana’. Si tratta di pellicole che hanno fatto in qualche modo la storia del cinema e sono rimaste impresse nella memoria popolare. Fra i titoli più quotati, Il Ragazzo di Campagna (1984), È Arrivato Mio Fratello (1985), la trilogia de Le Comiche (1990, 1991, 1994) e tanti altri: impossibile citarli tutti.
Anche Ponzoni, nel corso della sua carriera, ha recitato a numerose pellicole di enorme successo. Negli ultimi anni ha continuato a fare l’attore, segno che l’amore per il cinema è rimasto intatto. Nel 2007 ha preso parte al film diretto dall’amico Renato intitolato Un Amore Su Misura. Nel 2010 invece ha avuto un ruolo della pellicola campione di incassi La Banda dei Babbi Natale, di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Dopo gli insuccessi del 1978, Renato ha una nuova stagione cinematografica di successi con La patata bollente, di Steno. Da lì diventa un campione al box office per tutti gli anni ottanta. Gira più di cinquanta film con svariati partner (Adriano Celentano, Enrico Montesano, Nino Manfredi, Ornella Muti, lo stesso Massimo Boldi, Carlo Verdone, Paolo Villaggio, Diego Abatantuono), finché ha un brusco calo di popolarità nella prima metà degli anni novanta. Cominciano a girare voci di un loro ritorno, spinte anche da due fugaci riunioni avvenute in due programmi nostalgici, E compagnia bella e in Serata d’onore, entrambi nel 1991, ma l’unica conseguenza è stata l’idea di Paolo Rossi nell’avere Cochi nel suo Su la testa! (1992).
È nel 1996, nonostante il mancato colpo di Paolo Rossi e Piero Chiambretti di riunire Cochi e Renato nel loro programma Il Laureato, che le voci diventano realtà. Su iniziativa di Renato, la coppia si riunisce per una serie di sei telefilm per Raiuno dal titolo provvisorioDetective per caso: la notizia viene data ai giornali il 3 agosto 1996. Il progetto parte però ufficialmente nel 1998.
E così, dopo vari anni di rinvii, nella primavera del 1999 hanno inizio le riprese di una fiction in sei puntate, Nebbia in Val Padana,andato in onda nel gennaio del 2000 con discreto successo. Nello stesso anno ripropongono così alle nuove generazioni la loro comicità (con lo spettacolo teatrale Nonostantelastagione) e le loro canzoni (con il cd Le Canzoni Intelligenti, che ha venduto centomila copie). Insieme partecipano a diversi programmi tv, come Uno di noi, con Gianni Morandi, Novecento con Pippo Baudo, a loro sarà dedicata una puntata di Nati a Milano, programma di Giorgio Faletti, e Nati con la camicia, di Catena Fiorello. Sono tornati come comici nel programma Zelig Circus (2005), per la quale firmano anche la sigla con la storica Libe-libe-là (risalente al 1977), ottenendo un successo clamoroso.

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La popolarità ottenuta convince Rai 2 ad affidare loro un programma, Stiamo lavorando per noi (2007), ritrovando come ospiti storici amici dei Derby (Boldi, Toffolo e Iannacci fra questi), in contemporanea dell’uscita del loro nuovo cd, Finché c’è la salute. Era dal 1973 che non avevano un programma tutto per loro. Nello stesso anno sono tornati a teatro, con lo spettacolo Nuotando con le lacrime agli occhi. Unico colpo sbagliato di questo ritorno, è stato il flop clamoroso del film con cui Pozzetto è tornato al cinema, Un amore su misura (2007), in cui compaiono anche dei duetti col ritrovato Cochi, insieme al cinema dopo trent’anni.
Dal 7 ottobre 2008, sono in cartellone per la nuova stagione teatrale con lo spettacolo Una coppia infedele. Sono ospiti a sorpresa nella puntata di Zelig Circus del 16 marzo 2010, interpretando uno sketch inedito in tv ma proposto a teatro, con grande entusiasmo del pubblico. Nel novembre 2010 sono invece ospiti nel programma di Carlo Conti I migliori anni dove ripropongono le loro canzoni di successo. Da novembre 2010 sono di nuovo a teatro con uno spettacolo tutto nuovo dal titolo Fin che c’è la salute. Il 17 novembre 2016 sono ospiti a Rischiatutto.
Lo scorso anno, intervistato dal quotidiano Il Giorno, Renato ha rivelato cosa fa oggi. Si divide fra Milano, dove vive accanto ai suoi figli, e Laveno, sul Lago Maggiore, città in cui ha aperto una locanda con un ristorante e 20 camere. Cochi invece si dedica con amore alle quattro figlie e ai quattro nipotini.

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