Insegnante antifascista che augura la morte ai poliziotti, interviene Gianni Tonelli segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) e candidato della Lega intervistato da Lo Speciale. Una maestra elementare, di fronte agli agenti delle forze dell’ordine che impedivano ai manifestanti dell’estrema sinistra di raggiungere il comizio di CasaPound a Torino, ha urlato contro di loro frasi offensive fino ad augurargli la morte. Il segretario del Pd Matteo Renzi ha chiesto il licenziamento dell’insegnante che per nulla imbarazzata ha in seguito precisato: “Triste augurare la morte ai poliziotti ma è giusto farlo perché proteggono i fascisti”.
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Tonelli, che effetto le ha fatto sentire le urla di questa professoressa mentre augurava ai poliziotti di morire coprendoli di insulti?
“Sono rimasto basito da quelle parole, ma ancora di più dalle reazioni del sistema che se l’è cavata con quattro battute. Mi viene da pensare al mio collega sospeso qualche mese fa perché, salvando la vita ad un ivoriano a rischio della propria, ha utilizzato il termine ‘risorse della Boldrini’. Questa persona che inneggia alla morte e offende chi sta sulle strade a difendere il diritto di manifestare il proprio dissenso, si mette contro la democrazia nel momento stesso in cui cerca di esprimere il proprio pensiero dando sfogo all’odio nei confronti di chi sta garantendo anche la sua libertà. Mi viene da ridere pensando a come questa maestra potrebbe tenere un corso di educazione civica a scuola”.
La donna si è giustificato dicendo che “è triste augurare la morte ai poliziotti ma che è giusto farlo perché proteggono i fascisti”. Come risponde?
“Che è tutto assurdo, non mi sembrano dichiarazioni di una persona serena, perché i fascisti in Italia non ci sono più. Chi parla oggi di fascismo lo fa con il solo scopo di agitare spettri utili ad indirizzare le masse verso stereotipi che non hanno più significato. Un’insegnante certe riflessioni dovrebbe farle da sola. Sostenere simili teorie forse mi porta a credere che abbia quanto meno sbagliato mestiere”.
Renzi ha detto che è da licenziare. Condivide?
“Certo che condivido, ma ritengo che l’uscita di Renzi sia quanto meno tardiva e pelosa visto che questo clima di odio e contrapposizione violenta, lo stanno creando proprio le forze della sinistra con il continuo richiamo all’antifascismo militante”.
Anche qui spuntano i mandanti morali?
“I mandanti morali di tutto questo sono poteri forti in giacca, cravatta e colletto bianco che cercano di deviare l’attenzione del Paese dai problemi reali per poter continuare a fare i burattinai del sistema. Oggi non esiste alcun pericolo fascista, ma solo il tentativo di agitare fantasmi del passato per mettere il silenziatore ai gravi problemi della sicurezza e dell’immigrazione. Una scandalosa opera di condizionamento delle masse che ha come scopo la salvaguardia dei soli interessi di detti burattinai”.