Bomba Trento, CasaPound choc: “Strategia pro governo tecnico”

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Bomba contro la sede di CasaPound a Trento, Lo Speciale ha contattato il vicepresidente Simone Di Stefano che ha spiegato quale obiettivo si nasconda dietro quella che appare a tutti gli effetti come una nuova “strategia della tensione”. Un ordigno rudimentale è scoppiato la scorsa notte, intorno alle 4,30, all’entrata de “Lo spazio libero Baluardo”, sede di CasaPound a Trento, provocando danni alla serranda all’ingresso e alla porta a vetri. Ignoti hanno firmato questo attentato con questa scritta a spray sul muro d’ingresso: “Unico voto utile, antifascismo sempre”.

LEGGI SU LO SPECIALE LA CRONACA DELL’ATTENTATO

Ci risiamo, CasaPound di nuovo nel mirino, un altro attacco ad una sede. Prosegue il clima di tensione che ha caratterizzato la campagna elettorale?

Questo attacco non c’entra niente con la campagna elettorale, è semplicemente funzionale all’avvento del governo tecnico”.

E che c’entra CasaPound?

“Ci sarà un governo tecnico, a questo punto reso più agevole dalla crisi politica seguita al voto. Ma questo governo, l’ennesimo non eletto, dovrà essere fatto digerire agli italiani che hanno bocciato severamente i partiti filo europeisti. Per favorire questa opera di digestione occorre costruire un’emergenza nazionale che metta fine alla lotta fra opposti estremismi e che tranquillizzi i mercati riportando la stabilità. Una strategia del resto già vista in passato”.

Chi sono gli esecutori materiali e i mandanti morali?

“Gli esecutori materiali sono ovviamente ambienti dell’antifascismo e questo mi pare evidente. Resta da capire da chi sono manovrati, chi sono i veri registi di questa nuova strategia della tensione. Qualcuno sicuramente sta soffiando sul fuoco per arrivare al più presto ad un governo tecnico gradito all’Europa. I mandanti morali inutile dirlo, sono i partiti della sinistra che hanno resuscitato l’antifascismo come arma da campagna elettorale tirandone fuori un pugno di voti. Hanno scaldato gli animi offrendo il pretesto per agire a chi è pronto ad entrare in azione”. 

A Firenze intanto la situazione immigrazione è fuori controllo dopo l’omicidio dell’ambulante senegalese. Il sindaco Nardella è stato coperto di insulti, sputi ed è stato costretto a scappare dal corteo anti-razzista di immigrati e centri sociali. Che significa? Che la situazione è sfuggita di mano a chi ha soffiato sull’antifascismo e l’antirazzismo?

“C’è una prepotenza evidente esercitata dalle comunità immigrate e ieri a Firenze ne abbiamo avuto prova. Se gli italiani dovessero comportarsi così ogni volta che un italiano è vittima delle violenze di un immigrato, dovremmo mettere le città a ferro e fuoco come minimo ogni giorno. Il fatto poi che il sindaco sia stato insultato e coperto di sputi conferma che queste persone non hanno rispetto per nessuna autorità”.

Immigrati e centri sociali, non sono stati in queste settimane un pò il “braccio armato” della sinistra per alimentare lo spettro del fascismo, della xenofobia, del razzismo. Quindi?

“Quindi appare chiaro che la situazione gli sta sfuggendo di mano. Il gioco gli si sta rivoltando contro e adesso non sanno più come tenere testa a questa gente nelle loro città”.

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