Magliette rosse che evocano il sangue dei morti in mare, cartoline che evocano un viaggio che non avverrà mai, un po’ vintage e con saluti dalle più belle località di mare italiane.
Peccato che con quelle imbarcazioni di fortuna, gommoni fumanti e pieni di persone, Ong condannate a stare al largo per sempre, l’Italia sia diventata proprio un miraggio per i migranti. Per questo le cartoline, che sono l’ultima iniziativa di protesta contro Salvini, che sta assumendo via via forme sempre nuove che vogliono denunciare al mondo, con insistenza, l’emergenza dei migranti non accolti. Una scelta che cozza con l’altra parte degli italiani che invece ritengono che i migranti salvati ma in giro per strada a trafficare droga o a delinquere rappresenti non rappresentino affatto una conquista civile. La difficoltà è proprio tutta qua, nell’accoglienza con capacità di gestione, con l’Italia che non ha finora brillato per capacità di risoluzione.
Nascono da questo le contraddizioni della comunicazione moderna, una comunicazione fatta di gesti simbolici che vengono rilanciati dai social, ma che poi rappresentano una denuncia di un problema che può restare sospeso anche a vita e irrisolto o risolto, ma non come piace.
Fatto sta che inviando 10mila cartoline al ministero dell’Interno con destinatario Matteo Salvini che ha fatto dell’espressione “vedranno l’Italia solo in cartolina” un suo must, si può attirare l’attenzione, far parlare di sè, ma resta un dramma sullo sfondo e un problema da risolvere.
L’iniziativa ‘Solo in cartolina – estate 2018’, è l’ultima campagna di denuncia contro le morti in mare e l’idea è stata lanciata da un gruppo di giovani creativi per raccontare ciò che succede al largo delle coste italiane schierandosi al fianco di chi salva le vite in mare.
‘Solo in cartolina – estate 2018’, viene spiegato in una nota, sarebbe una call per creative fighters, per designer e illustratori da tutta Italia per raccogliere e inviare cartoline che mostrino ciò che sta accadendo ormai quasi ogni giorno nelle acque del Mediterraneo.
A chi interessasse, le cartoline verranno caricate sul sito www.soloincartolina.it e poi stampate nel formato standard e inviate al numero 1 di Piazza del Viminale a Roma. Il logo della campagna rappresenta un timbro postale che sembra galleggiare tra le onde del mare con al centro un salvagente, simbolo di salvataggio. Alla fine, l’iniziativa rappresenta un sostegno a chi salva le vite in mare, come le magliette rosse. A Salvini resta l’obbligo e l’onere di rispondere ai problemi, e che la soluzione scelta finora non piaccia proprio a tutti, ormai è evidente.