Siamo fortemente contrari all’introduzione dell’obbligo della qualificazione Soa. È ilsecco no della Confederazione Nazionale degli Artigiani alla Certificazione – quella che comprova la capacità dell’impresa a concorrere ed eseguire opere pubbliche con importo maggiore a 150 mila euro -, per le imprese che effettuano lavori legati ai bonus per l’edilizia.
Certificato Soa, no delle imprese
La Cna commenta in modo netto e critica alcuni emendamenti presentati da più gruppi parlamentari e segnalati come prioritari al Decreto Ucraina all’esame del Senato che prevedono l’estensione dell’ambito di applicazione delle Soa. “Sarebbe in evidente contraddizione con l’orientamento di semplificare le procedure e ridurre gli adempimenti a carico delle imprese più volte ribadito dal Governo e dal Parlamento”, scrive la Confederazione, “Gli unici effetti concreti dell’estensione della qualificazione Soa sono compromettere la ripresa del settore delle costruzioni escludendo dal mercato delle lavorazioni edilizie circa l’80% delle imprese, maggiori oneri a carico delle imprese, l’aumento del giro d’affari per le società autorizzate al rilascio delle Soa, penalizzare i cittadini-clienti”.
Troppa burocrazia
Per la Confederazione degli artigiani le continue modifiche al funzionamento dei bonus edilizi generano la paralisi del mercato come evidenziano i recenti interventi su criteri e modalità per la cessione dei crediti. La Cna, inoltre, sottolinea come “l’obbligo della qualificazione Soa altera in modo ingiusto i meccanismi fondamentali del libero mercato”, ed inoltre, “introducendo ex-lege una grave e pericolosa restrizione dell’offerta nel mercato della riqualificazione del patrimonio immobiliare”.
Frodi e imbrogli
L’esperienza, evidenzia infine la Confederazione , mostra che le Soa non rappresentano in alcun modo un sistema in grado di garantire la qualificazione delle imprese, “tantomeno quella per gli interventi effettuati sugli immobili, e non è assolutamente lo strumento per arginare episodi di frodi e imbrogli”. Cna, conclude la nota, “pertanto, sollecita Governo e Parlamento a non procedere all’estensione dell’obbligo della qualificazione Soa”.