La crescita è stata minima ma costante negli anni, segno tangibile dei tempi che cambiano. Dall’anno scolastico 2004/2005 a quello appena trascorso la percentuale degli alunni con disabilità sul totale dei frequentanti è salita dall’1,9% al 3,6%, vale a dire da circa 167mila unità a oltre 304mila a fronte di una diminuzione sullo stesso periodo degli alunni frequentanti. Con la crescita degli alunni con disabilità negli anni, è aumentato anche il numero dei docenti di sostegno anche se la maggioranza è a tempo determinato. L’ammontare di questi docenti è passato dall’8,6% nell’anno scolastico 2001/2002 al 20,3% nell’anno scolastico 2020/2021. È quanto emerge dall’ultimo rapporto del ministero dell’Istruzione, concernente gli alunni che frequentano le scuole italiane di ogni grado di istruzione: statali, paritarie e non paritarie iscritte in albo.
L’analisi di viale Trastevere sottolinea che per disabilità si intende intellettiva, motoria, uditiva, visiva e altro tipo di disabilità in cui sono inclusi problemi psichiatrici precoci, disturbi specifici di apprendimento certificati in comorbilità con altri disturbi e sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Lo studio riporta anche la dotazione organica dei docenti, che nell’anno scolastico 2020/2021, risulta complessivamente pari a 907.929 unità; di questi 184.405 sono docenti per il sostegno e 723.524 docenti su posto comune. Entrando del dettaglio della tipologia di contratto, nell’anno scolastico 2020/2021 dei 184.405 docenti per il sostegno, 80.672 hanno un contratto a tempo indeterminato e 103.733 un contratto a tempo determinato.
La quota di insegnanti per il sostegno a tempo indeterminato sul totale dei docenti per il sostegno è pari al 43,7%; nell’anno scolastico 2001/2002 il rapporto si attestava sul 60,8%.
Fin qui le cifre, che però l’associazione sindacale della scuola Anief legge in maniera diversa.
«I numeri dei posti di sostegno suddivisi tra i diversi gradi di istruzione, a livello territoriale italiano e della tipologia di contratto – osserva il presidente nazionale Marcello Pacifico – ci dicono che dal 2009/2010 la dinamica è stata di progressiva decrescita: nell’a.s.2020/2021 tale rapporto si è attestato sul valore di 1,50 alunni con disabilità per posto di sostegno mentre nell’a.s.2009/2010 si era attestato a 2,09».
Secondo l’Anief, dal focus risulta che aumenta la precarietà tra i docenti di sostegno: nel 2020/2021 dei 184.405 docenti per il sostegno, 80.672 hanno sottoscritto un contratto a tempo indeterminato e 103.733 un contratto a tempo determinato. «È evidente – commenta Pacifico – che ci troviamo di fronte a una contraddizione gravissima. Il problema è che all’incremento di alunni disabili, passati in pochi anni dal 2% al 4% rispetto al totale, lo Stato non ha organizzato una risposta adeguata di didattica speciale specializzando sul sostegno sempre pochi docenti. Come pure le immissioni in ruolo sono state inadeguate. E nello stesso tempo sono aumentati i posti in deroga, con scadenza 30 giugno, che non portano in ruolo ma aumentano il precariato».