IMAGO Film insieme all’Istituto di Cultura Italiana dell’Ambasciata d’Italia ad Atene ha organizzato una mostra fotografica dedicata a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita. Per l’occasione abbiamo intervistato il suo direttore artistico, il regista Claudio Rossi Massimi che ne ha curato l’allestimento.
Nel multiforme universo creativo di Pier Paolo Pasolini la Grecia è una presenza ossessiva, dalle prime traduzioni giovanili fino all’opera summa rimasta incompiuta, Petrolio. Come si è mosso nella scelta delle immagini?
“Avendo fortunatamente a disposizione su Pasolini molto materiale relativo alla sua attività, abbiamo scelto scritti e immagini privilegiando il suo rapporto con la Grecia e la sua cultura. Pasolini è l’autore e regista che più di altri è influenzato dalla mitologia greca, dalle tragedie classiche e, naturalmente, da quegli ambienti arcaici che solo la Grecia possiede”.
Tre grandi tragedie greche hanno affascinato Pasolini, dando vita a diverse opere teatrali e cinematografiche: l’Orestea, l’Edipo re e Medea, quale l’ha influenzata di più per la sua carriera? E per la mostra?
“Anch’io da sempre subisco il fascino dell’antica cultura greca, quasi un’attrazione viscerale che mi ha portato nel tempo a conoscere e frequentare quel Paese come nessun altro fuori dall’Italia. Le tre tragedie greche citate sono pietre miliari della nostra cultura. In Orestea c’è la vendetta, il matricidio e l’assoluzione. Nell’Edipo re la scoperta del parricidio e del rapporto incestuoso con la madre. In Medea il racconto è tutto al femminile dove la vendetta per essere stata abbandonata viene portata ai limiti più estremi, personaggio magistralmente interpretato da Maria Callas nel film di Pasolini. Eschilo, Sofocle ed Euripide. Proprio non saprei scegliere”.
Questo evento mette in risalto anche il mito antico come metafora di quella civiltà contadina vero oggetto d’amore del poeta?
“La mostra che abbiamo voluto realizzare, oltre a essere un tributo al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, intende soprattutto illustrare come il regista abbia cercato di indagare il mondo moderno partendo da quello antico, con tutte le sue contraddizioni, i suoi problemi esistenziali e appunto i suoi drammi che, nel loro essere, non cambiano perché insiti nell’uomo”.
Come sarà l’allestimento scenico?
“Un percorso che accompagna il visitatore attraverso fotografie, documenti scritti originali, manifesti dei film, attrezzature adoperate durante le riprese e materiale vario, sempre originale, usato da Pasolini per le sue realizzazioni. Durante la mostra verranno proiettati i film “Medea”, “Edipo re”, “Accattone” e “Mamma Roma”.